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Sardegna, M5S attacca: “Museo aperto per Sgarbi”. Il deputato: “Analfabeti istituzionali”

La consigliera Desirè Manca aveva accusato Michele Pais di aver aperto le porte del museo della Brigata Sassari per l'arrivo del critico d'arte, che ha risposto infuriato: "Ho visitato la caserma, e i parlamentari hanno totale libertà di visite istituzionali"

Pubblicato:30-03-2021 13:49
Ultimo aggiornamento:30-03-2021 18:27
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vittorio sgarbi
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CAGLIARI – “È terribile che si possano portare avanti forme di intimidazione come quella nei confronti del presidente del Consiglio regionale sardo. Farò un’interrogazione parlamentare per denunciare con forza questo totale analfabetismo istituzionale che danneggia la Sardegna”. È furioso il deputato Vittorio Sgarbi, dopo il caso sulla visita al museo della Brigata Sassari, sollevato dalla consigliera regionale del M5s, Desirè Manca: “Mentre in tutta Italia gli istituti della cultura, come i musei, sono chiusi in zona arancione, in Sardegna le porte del museo della Brigata Sassari si sono aperte per permettere una visita guidata assolutamente vergognosa- l’attacco della pentastellata-. Nei giorni scorsi il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Michele Pais, avendo come ospite in città un parlamentare critico d’arte quale Vittorio Sgarbi, ha ben pensato di accompagnarlo a visitare il museo, alla faccia dei cittadini sardi ai quali le visite nei luoghi della cultura sono proibite da tempo”.

sgarbi sardegna

Accuse rispedite al mittente da Sgarbi, che così replica a Manca, contattato dalla ‘Dire’: “La consigliera in questione si dovrebbe vergognare e poi rassegnare le dimissioni. Sono stato espressamente invitato nella ‘casa’ della Brigata Sassari dal generale Andrea Di Stasio, perché sapeva che ero in Sardegna, e la visita è stata fatta in una caserma a porte chiuse, secondo le funzioni non solo ispettive, ma anche tecniche- spiega il parlamentare-. E infatti ho firmato l’albo e tutte le documentazioni necessarie”.

Prosegue Sgarbi: “Ho incontrato Di Stasio la sera prima della visita, insieme al senatore Carlo Doria, e il generale mi ha inviato, con grande gentilezza e passione, a vedere la caserma, dove, al suo interno, c’è anche il museo. Ho ascoltato la meravigliosa storia della Brigata Sassari raccontata dagli ufficiali: mi pare una cosa bellissima, che non può esser in alcun modo oscurata da chi inquina e stupra le istituzioni. Una visita del tutto istituzionale, tra l’altro in comunicazione diretta con il ministro della Difesa, Lorenzo Guerrini. Sia chiaro che non ho assolutamente chiesto di aprire un museo chiuso. Ricordo poi che in questi giorni ho visitato il reparto Covid dell’ospedale di Alghero, ho visitato l’Ospedale antico di Sassari e la Biblioteca universitaria- sottolinea- incontrando quindi il Rettore dell’Università e il commissario straordinario della Asl. Domani sarò a Olbia per la visita del ministro Massimo Garavaglia, di cosa stiamo parlando?”.


Quindi il durissimo attacco al M5s: “Non sanno cosa siano i musei e non conoscono neanche le funzioni del Parlamento. Non sanno che i parlamentari hanno totale libertà di visite istituzionali, per determinazione, non solo della Costituzione, ma del Parlamento stesso, come ha ricordato il presidente Roberto Fico. Aggiungo che, essendo malato di cancro, faccio delle cure per il mio corpo e anche per la mia mente. È vergognoso fare polemiche di questo tenore”.

PAIS: “SONO PROFONDAMENTE AMAREGGIATO, NON HO MAI CHIESTO PRIVILEGI”

“Sono profondamente amareggiato dall’attacco personale che ho ricevuto in occasione della visita a Sassari dell’onorevole Vittorio Sgarbi. Non ho mai utilizzato, e mai lo farò, la carica istituzionale che rivesto per averne privilegi. Non è nel mio stile, e ritengo strumentale ogni altra accusa rivolta nei miei confronti”. Così il presidente del Consiglio regionale sardo, Michele Pais, torna sul “caso” sollevato dal M5s, dopo la visita del parlamentare e critico d’arte al museo della Brigata Sassari.

“L’onorevole Sgarbi ha sempre mostrato grande attenzione ed affetto nei confronti delle Sardegna, e nella sua recente visita ha effettuato incontri e sopralluoghi che sono nelle sue prerogative di parlamentare della Repubblica, come ospedali, Università e caserme-ricorda Pais-. E la mia presenza, in occasione della visita alla Caserma della Brigata Sassari, era individuale, senza alcuna persona al mio seguito. Ho ricevuto l’invito a partecipare al sopralluogo da parte del parlamentare e l’ho accettato come atto di cortesia istituzionale”.

MANCA: “PAIS APPROFITTA DELLA PROPRIA CARICA E DELLE RELAZIONI AMICALI”

Il presidente del Consiglio regionale sardo cerca di sviare l’attenzione argomentando di visite ad Università e ospedali, di presenze individuali e di cortesia istituzionale, quando l’unica cosa realmente corretta da fare sarebbe stata quella di non unirsi al codazzo del sopralluogo parlamentare. Questo sì sarebbe stato un segno di rispetto nei confronti del popolo e di tutti coloro che non avendo relazioni in Parlamento non possono visitare i luoghi della cultura. Questo sarebbe stato l’esempio che tutti noi ci saremmo aspettati da un presidente del Consiglio, non una visita in un museo chiuso da Dpcm”. Così alla “Dire” la consigliera regionale del M5s, Desirè Manca, replica al presidente dell’assemblea sarda, Michele Pais, sul “caso” della visita al museo della Brigata Sassari con il parlamentare Vittorio Sgarbi.

“Fa specie che chi approfitta della propria carica e delle proprie relazioni amicali, parli di polemiche strumentali- sottolinea Manca- e niente ha a che fare con questa vicenda l’affetto che, chiunque visiti la nostra terra, provi per essa. Per quanto riguarda le parole del parlamentare in questione, non prendo lezioni di correttezza da lui. Anzi, la minaccia di una interrogazione parlamentare brandita a mo’ di clava, dimostra ampiamente chi tra noi è un analfabeta istituzionale”.

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