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Pedemontana, Legambiente: “Non sia un’altra Salerno-Reggio Calabria”

Ieri le proteste degli agricoltori-ambientalisti in Consiglio regionale, oggi Legambiente chiede che si apra un confronto concreto con i cittadini del Veneto

Pubblicato:30-03-2017 14:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:04

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VENEZIA – Le autorità locali, regionali e nazionali dovrebbero impegnarsi “ad aprire un confronto concreto con i cittadini del Veneto per una realizzazione compatibile e funzionale” della superstrada Pedemontana veneta, in modo che non si trasformi in un’altra Reggio Calabria o in un’altra Bre.Be.Mi. A chiederlo è Legambiente Veneto, secondo cui la Pedemontana deve essere completata, ma il progetto deve essere rivisto e non solo dal punto di vista finanziario.

I capisaldi della revisione devono essere “lo stralcio del tratto ovest, l’eliminazione degli 11 caselli e la loro sostituzione con 28 accessi aperti e l’utilizzo di soluzioni innovative con un rilevante impiego di materiali riciclati in modo che si possa parlare di una “superstrada verde“, grazie anche alla realizzazione di “una necessaria infrastruttura verde complementare” alla grigia striscia di asfalto. Solo così la Pedemontana potrà essere “una infrastruttura utile e non invisa alle popolazioni, ed essere terminata con costi inferiori e veri benefici per l’area pedemontana veneta, per il suo ambiente e per chi vi abita e lavora”, conclude Legambiente.


di Fabrizio Tommasini, giornalista

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