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Roma, assalto degli antagonisti a Casapound: 13 misure cautelari

Si tratta, spiega la Questura, di esponenti dei centri sociali capitolini più radicali e dei collettivi studenteschi dell’Università Sapienza

Pubblicato:30-03-2017 08:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:03

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Foto d’archivio

ROMA – Sono 13 le misure cautelari emesse dalla procura della Repubblica di Roma nei confronti di altrettanti soggetti aderenti all’antagonismo di sinistra. In particolare per 4 di loro sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre 9 dovranno presentarsi giornalmente alla polizia giudiziaria. Perquisite anche le abitazioni di alcuni degli indagati.

Da questa mattina gli agenti della Polizia di Stato della Digos della Questura stanno eseguendo le misure nei loro confronti; si tratta per lo più noti esponenti dei centri sociali capitolini più radicali e dei collettivi studenteschi dell’Università “La Sapienza”.

Rintracciati attualmente 10 dei 13; altri 2 sono stati individuati all’estero, mentre un ultimo è ancora ricercato.


Le indagini, coordinate dal Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Roma Eugenio Albamonte, hanno avuto origine dai gravi episodi di violenza ed intolleranza, nei confronti di soggetti ritenuti appartenenti all’opposta fazione politica.

L’AGGRESSIONE IN PIAZZA CAVOUR

I fatti avvennero il 21 maggio 2016 nella Capitale, durante le manifestazioni di protesta contro le iniziative organizzate dal movimento politico di estrema destra “Casapound” per la festa nazionale.

In particolare, nei pressi della fermata Metro di via Cavour, due giovani militanti di organizzazioni di destra, mentre stavano transitando a bordo di un ciclomotore, venivano violentemente aggrediti, con caschi e bastoni, dagli aderenti dei collettivi universitari, riportando lesioni.

Nella stessa circostanza veniva gravemente danneggiato anche il mezzo di trasporto. Inoltre, durante la marcia del corteo degli antagonisti, partito da piazza dell’Esquilino con destinazione piazzale Tiburtino, all’altezza di via Emanuele Filiberto, un gruppo di dimostranti armati di caschi e bastoni si scagliava contro un furgoncino NCC con a bordo, oltre l’autista, quattro turisti tedeschi scambiati per manifestanti di Casapound, provocando ingenti danni all’autoveicolo nonché lesioni ai passeggeri.

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