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Partecipate, in un anno risparmi per 15 milioni

TORINO - Un risparmio netto di oltre 15 milioni di

Pubblicato:30-03-2016 15:20
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:28

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PIEMONTE palazzo-regione-giunta-9TORINO – Un risparmio netto di oltre 15 milioni di euro, cumulato nel 2015 rispetto all’anno precedente attraverso riduzione dei costi di funzionamento delle società, del numero degli amministratori e procedure di dismissioni delle quote: è questo il primo risultato concreto del Piano di razionalizzazione delle società partecipate, che la Regione Piemonte ha approvato nel marzo dello scorso anno nella sua prima versione e aggiornato con cadenza trimestrale.

   L’ultimo aggiornamento, varato ieri dalla Giunta regionale, contiene un primo bilancio dell’intera operazione, i cui dati sono suscettibili di ulteriori miglioramenti, considerati i risparmi che arriveranno dai processi di liquidazione in atto e da quelli in fase di avvio. La maggior parte dei risparmi conseguiti arriva dalla riduzione dei costi per i Cda (per le partecipate di Finpiemonte la cifra si attesta a meno 22%), così come per i servizi (miglior risultato il 25% di spesa in meno, sempre per le società partecipate di Finpiemonte).
   Riguardo le partecipazioni dirette della Regione, si segnala la riduzione del costo dei servizi per Ceip di oltre il 37,3 per cento (di cui il 41,4% per le consulenze), mentre riguardo Ipla sia il costo per amministratori sia quello per le consulenze sono diminuiti rispettivamente del 32,9 e del 37,1 per cento. Rilevante riduzione sui costi di funzionamento anche per Scr, che segnala un meno 20 per cento per le retribuzioni dei dirigenti. Tra gli obiettivi strategici del piano di razionalizzazione delle società partecipate, sono due le principali operazioni in atto: la prima è la ridefinizione del ruolo di Finpiemonte, con l’iscrizione all’albo degli intermediari finanziari, la relativa ricapitalizzazione, nonché il processo di integrazione con Finpiemonte Partecipazioni, che entro giugno 2016 vedrà la definizione delle modalità operative.
   C’è poi il riordino del settore Ict che ha visto come prima importante tappa l’avvio dello strumento del “dialogo competitivo” per il Csi, attraverso cui individuare un progetto di esternalizzazione da mettere a gara, affidandolo a un soggetto operante sul mercato. Da segnalare inoltre il recesso della società Icarus dalla partecipata Altec con relativo pagamento delle quote e la vendita di Cic (partecipata di Csi) a Csp Spa. Altre operazioni effettuate sono le liquidazioni di Nordind, Snos, Villa Gualino, Tecnoparco Lago Maggiore, Virtual Reality & Multi Media Park. Si è inoltre completato il percorso di fusione di Creso e Tenuta Cannona nella nuova Fondazione Agrion.
   “In questo primo anno e mezzo di lavoro – commenta l’ assessore Giuseppina De Santis – abbiamo in buona parte anticipato quello che oggi il Governo ci chiede di fare in termini di spending review. Dall’attuazione dei decreti Madia, tuttora in fase di studio, certamente ancora diversi margini di manovra sono possibili. Il monitoraggio trimestrale del Piano continuerà anche nei prossimi mesi, nonostante la legge lo prevedesse solamente per il primo anno: un modo per informare in modo puntuale sulle operazioni in atto e su quelle che intendiamo avviare per rendere il sistema più efficiente”.

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