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Fisco, Governo Titano: Gdf viola relazioni internazionali

SAN MARINO - Un'operazione di monitoraggio e accertamento

Pubblicato:30-03-2016 14:17
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:28

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SAN MARINO – Un’operazione di monitoraggio e accertamento fiscale “ingiustificata” e “assimilabile alla fishing expedition”, quindi in violazione degli accordi Ocse: i segretari di Stato per gli Affari esteri e per le Finanze della Repubblica di San Marino, Pasquale Valentini e Gian Carlo Capicchioni, si fanno portavoce dell’intero governo nella nota inviata a Palazzo Chigi contro le recenti iniziative messe in atto dalle Fiamme gialle nei confronti “un elevato numero di soggetti residenti nella Repubblica di San Marino e non residenti aventi rapporti con San Marino”. Questi soggetti infatti sono stati raggiunti da raccomandate che chiedono conto di operazioni finanziarie ‘da e per’ il Titano, con riferimento al periodo 2009-2014. Di conseguenza, “le Segreterie di Stato per gli Affari esteri e per le finanze, su mandato del Congresso di Stato, hanno attivato i canali diplomatici ed inoltrato una nota al governo italiano, come anticipazione di un prossimo incontro sull’argomento”. Anche perché “la Repubblica di San Marino– prosegue la nota- considera ingiustificate le azioni di monitoraggio ed accertamento verso i propri residenti, in forma di operazioni massicce ed indistinte, assimilabili per modalità a ‘fishing expedition’, soprattutto in una fase di cooperazione come quella attuale”.

sds esteri valentiniSan Marino e Italia infatti “hanno in vigore un accordo contro le doppie imposizioni sul modello Ocse- sottolineano da Palazzo Begni- a cui San Marino si richiama in relazione ai principi identificativi della residenza fiscale”. Quindi, anche se le indagini sono riferite agli anni in cui il Titano si trovava in blak list, “vi sono fondati dubbi di legittimità delle azioni intraprese”. A ciò si aggiunga che “l’attuale operazione della Gdf italiana si attua oggi- sottolinea la nota istituzionale- in un contesto profondamente mutato che avrebbe dovuto pertanto essere tenuto nella giusta considerazione”. Al contrario “si assiste ad un’azione ingiustificata nei confronti di San Marino”. Va poi tenuto conto del danno di immagine per la piccola Repubblica: “La trasmissione a numerosi soggetti di questionari per il semplice motivo di avere intrattenuto rapporti con San Marino o per essere ivi residenti- continuano le due segreterie di Stato- dà un’immagine distorta e produce un effetto deterrente sulle relazioni economiche con San Marino, con un danno inestimabile per l’intero sistema“.


In conclusione, “l’Amministrazione sammarinese particolarmente impegnata nella gravosa implementazione dei nuovi elevati standard internazionali di collaborazione- terminano da Palazzo Begni- trova, a causa di tali azioni, fortemente compromessa la propria attività nonostante la fattiva partecipazione alla complessa dialettica italo-sammarinese finalizzata alla distensione dei rapporti bilaterali”.

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