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Agriturismi: via le margherite, arrivano i girasoli

  RAVENNA - Addio alle margherite: ora il blasone

Pubblicato:30-03-2016 13:40
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:28

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agriturismo

RAVENNA – Addio alle margherite: ora il blasone degli agriturismi si misura in girasoli. Peccato che quella che era stata salutata come una buona idea sia diventata, accusa Cna, l’ennesimo aggravio burocratico per un settore che in Emilia-Romagna conta oltre mille agriturismi. E’ una novità recentissima: cinque giorni fa, con l’applicazione del decreto del ministero delle Politiche agricole (il numero 1720/2013) e della delibera della giunta regionale dell’Emilia-Romagna (1185/2015) è scattato il termine per gli agriturismi emiliano-romagnoli per completare l’adozione della nuova classificazione: da margherite a girasoli, appunto. Cna evidenzia che si “tratta di una norma che, ben oltre il semplice cambio di simbolo, ha introdotto nuovi criteri generali e una diversa procedura per la classificazione sia delle aziende agrituristiche che delle aziende che praticano l’ospitalità rurale familiare, insieme all’adozione del marchio nazionale ‘Agriturismo Italia’”.


Marchio Agriturismo Italia con simboli di classificazione Girasoli

Tutte le imprese hanno dovuto provvedere obbligatoriamente a sostituire il precedente marchio regionale con il nuovo e, tramite auto-dichiarazione, proporre la nuova classificazione da uno a cinque girasoli. La nuova disposizione riguarda tutte le strutture ricettive agrituristiche (camere, appartamenti o agri-campeggio) e definisce anche nuovi requisiti per valutare la classe di appartenenza; non riguarda invece chi offre solo somministrazione di pasti. Peccato che “la giusta operazione di unificazione della classificazione degli agriturismi, con un marchio unico nazionale spendibile all’estero, non sia stata sufficientemente promossa dalle stesse strutture pubbliche- afferma Nevio Salimbeni di Cna Turismo Ravenna– e ad oggi si è rivelata soprattutto un’ennesima aggravio burocratico”.

cani agriturismoA Salimbeni “spiace verificare che, a fronte dell’obbligo per le imprese, non ha corrisposto per il momento alcun rinnovamento dell’attività promozionale da parte degli enti preposti: ad oggi né i siti dei principali Comuni né quelli della promo-commercializzazione turistica locale e regionale hanno operato il cambiamento dei simboli o proposto campagne di visibilità”. Gli agriturismi in Emilia-Romagna sono oltre mille, 92 dei quali in provincia di Ravenna, “e cominciano a rappresentare un elemento caratterizzante della nostra offerta turistica di territorio. Occorre quindi- conclude il funzionario di Cna- promuovere maggiormente questa tipologia di turismo, anche utilizzando il marchio unico appena approvato, e promuovendo così una parte importante del nostro territorio autenticamente rurale o collinare, rispondendo a una specifica domanda turistica molto forte che proviene dall’estero. Tutto ciò in linea con la nuova legge regionale, appena approvata, che ha istituito le destinazioni vaste (quindi territori diversificati) come elemento centrale della nuova strategia turistica”.

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