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In Basilicata parte il censimento degli alberi monumentali

La giunta regionale: "patrimonio naturalistico immenso che spesso sfugge alla nostra attenzione e che va tutelato e valorizzato".

Pubblicato:30-03-2015 09:31
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:13

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alberi monumentali basilicataLa Giunta regionale della Basilicata ha approvato uno schema di convenzione tra il Corpo forestale dello Stato e la Regione per il censimento degli alberi monumentali, cioè gruppi o singoli alberi che hanno rilevanza naturalistica, storica, monumentale culturale. La definizione di albero monumentale è contenuta nella legge nazionale n. 10 del 2013, che, tra le novità, prevede il coinvolgimento del Corpo Forestale dello Stato nazionale, dei Comuni, delle Scuole e delle Associazioni per individuare gli alberi e le specie arboree di particolare pregio.

“La Basilicata ha un patrimonio naturalistico immenso che spesso sfugge alla nostra attenzione- ha affermato l’assessore Berlinguer- Esso va tutelato e valorizzato affinché diventi volano di sviluppo per la nostra Regione”. Moltissime le specie arboree di particolare rarità presenti su tutto il territorio lucano e già inserite in un elenco ufficiale. Attraversando le distese di Campomaggiore e Melfi troviamo una sequoia gigantesca. Forenza presenta invece l’albero ‘cento rami’, un cerro secolare. Spettacolare il gruppo dei pioppi neri di Avigliano che rientra in un ambito architettonico-paesaggistico-urbano di rilievo. Il pioppo nero è presente anche a Lauria nell’area del Parco Nazionale dell’appennino Lucano e nella stessa ritroviamo anche il Taxus baccata di Lagonegro. D’importanza biogeografica da segnalare il fragno (Quercus trojana) di Matera, emblematico dal punto di vista della conservazione della specie, vista la sua distribuzione limitata. A mostrare la differenza bioclimatica delle due province lucane l’alaterno del territorio materano, albero tipico della macchia mediterranea o il pino d’Aleppo, anch’esso monumentale, segnalato nel territorio di Oliveto Lucano. Dunque, tante specie già note ma tante ancora da segnalare e censire, come il castagno reale del territorio di Marsico Nuovo o faggi dalla particolare maestosità, diffusi in tante aree montane del nostro territorio regionale.

“Gli alberi secolari possono rafforzare la rete ecologica di Basilicata- ha concluso Berlinguer- divenendo forte attrazione per i visitatori che giungono nella nostra regione”.


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