NEWS:

Psicologi in protesta davanti alla Regione Lazio: “Graduatorie bloccate”

Gli psicologi, che hanno sostenuto le tre prove d’esame durante la pandemia, contestano il lento procedere dello scorrimento delle graduatorie

Pubblicato:30-01-2023 15:08
Ultimo aggiornamento:30-01-2023 15:08

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – ‘La salute mentale non è un bonus ma un diritto’ scrivono su un cartellone gli psicologi e psicoterapeuti risultati vincitori del concorso indetto dalla Asl Roma 2 che questa mattina hanno protestato davanti alla sede della Regione Lazio. Gli psicologi, che hanno sostenuto le tre prove d’esame durante la pandemia, contestano il lento procedere dello scorrimento delle graduatorie e il fatto che le Asl abbiano indetto altri concorsi senza attingere al bacino dei 750 che già hanno superato la selezione

“Ad oggi le procedure di assunzione sono state a dir poco opache. Sì continua a procedere per manifestazioni di interesse, mentre la necessità di servizi sul territorio regionale è disperata, come è testimoniato anche dalla lettera dei direttori dei dipartimenti di salute mentale- ha spiegato alla Dire Giuseppe Sartiano, psicologo e psicoterapeuta tra i 750 risultati idonei al concorso della Asl Roma 2- non capiamo perché si continuano ad utilizzare queste strane modalità di assunzione dando linfa al precariato, quando ci sarebbe bisogno di stabilità”. Il gruppo di psicologi ha sottolineato anche le difficoltà per aver sostenuto un esame complesso, composto da tre prove (due scritte e una orale), in piena pandemia. “Ora chiediamo di essere assunti e di riempire i servizi che sono al collasso”, hanno detto. I manifestanti dicono di non conoscere con precisione il numero di posti vacanti, “ma possiamo dire che sul territorio regionale esistono 250 consultori, e “più della metà sono scatole vuote perché non ci sono professionisti al loro interno, e il nostro concorso nasceva con un’intenzione specifica per i consultori”, ha detto ancora Giuseppe Sartiano.

“Gli scorrimenti molto lenti e gli avvisi di stabilizzazione non sono del tutto a regola- ha aggiunto Liliana Salvati, tra i 750 risultati idonei- Vogliamo chiedere chiarimenti alla Regione. Perché intanto, molti servizi a Roma e nel Lazio sono sguarniti di personale”. 


Questa mattina una delegazione degli psicologi è stata ricevuta dalla dirigente dell’area socio-sanitaria della Regione, Eleonora Alimenti, che ha sottolineato che, pur nella situazione di transizione politica, la Regione si impegnerà a produrre un provvedimento amministrativo per ricordare alle Asl i criteri di utilizzo delle graduatorie. La Regione ha anche promesso lo stop ad altri concorsi e altre manifestazioni di interesse, e ribadito che il criterio sarà quello di utilizzare la graduatoria. La Regione si è poi resa disponibile a pubblicare, a breve, il fabbisogno effettivo di psicologi in ambito regionale. “Questa promessa ci viene fatta da tantissimo tempo e ad oggi non è stata ancora realizzata- ha detto Sartiano- ma speriamo che questa volta le promesse diventino realtà”. 

Tra i manifestanti, questa mattina, c’era anche Victoriano Rainoso, psicoterapeuta da molti anni. Lavora nel privato, ma ha fatto il concorso “perchè credo nel servizio pubblico”. Racconta l’episodio di una paziente che in un momento di difficoltà ha tentato il suicidio, e la sua assistenza è stata provvidenziale per salvarle la vita. “Ma se non c’è assistenza, se non ci sono fondi per la prevenzione, si trasmette il messaggio che la salute mentale, così come la salute in generale, è in secondo piano”. 

A portare il suo saluto, davanti alla Regione Lazio, anche Eloisa Fanuli, candidata della Lega alla Regione Lazio, che ha voluto manifestare la sua solidarietà e vicinanza agli psicologi e psicoterapeuti. “Abbiamo sostenuto la manifestazione fin dall’inizio e mi sono interessata al tema in prima persona”, ha detto Fanuli.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it