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La lotta alla ndrangheta diventa globale: ecco il progetto dell’Interpol I-Can

Presentato oggi I-Can, Interpol cooperation against ndrangheta: "Serve un approccio globale per contrastare una minaccia mondiale"

Pubblicato:30-01-2020 19:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:55
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REGGIO CALABRIA – “La ndrangheta ormai è una questione di interesse internazionale, capace di radicarsi in altre parti del mondo. Per questo ringrazio le forze dell’ordine e la magistratura reggina per le brillanti operazioni che stanno svolgendo per il contrasto a tutte le forme di criminalità”. Così il prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani aprendo oggi la conferenza di presentazione del progetto I-Can Interpol cooperation against ndrangheta. Presenti anche il segretario generale di Interpol Jurgen Stock e il vice direttore generale della pubblica sicurezza Vittorio Rizzi.

RIZZI: CONOSCERE IL FENOMENO E AGGREDIRE I PATRIMONI

“Il progetto ‘I-Can’ (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta) nasce nel corso della 88ma assemblea generale Interpol dell’ottobre 2019 a Santiago del Cile. Per la prima fase del progetto l’Italia ha proposto di partecipare ad I-Can insieme a 10 Paesi europei ed extraeuropei”. Così il vicedirettore generale della pubblica sicurezza Vittorio Rizzi intervenendo oggi a Reggio Calabria nel corso della presentazione del progetto I-Can.

“Gli obiettivi che si prefigge I-Can – ha aggiunto Rizzi – sono indirizzati ad una conoscenza approfondita del fenomeno criminale e delle sue conseguenze a livello di sicurezza e di pregiudizio alle libertà dei cittadini; la cattura dei latitanti e l’aggressione ai patrimoni illeciti, attraverso gli strumenti della cooperazione multilaterale di polizia offerta da Interpol”.


“E, soltanto per l’Italia – ha continuato il vicedirettore – lo studio di dati freddi, relativi ad indagini già chiuse, per lo sviluppo di un software di analisi predittiva e di business intelligence per imparare a riconoscere i segni premonitori e anticipare i rischi legati alla minaccia, perché spesso quando le forze di polizia individuano la presenza della ndrangheta è troppo tardi”.

Serve un approccio globale per contrastare una minaccia mondiale- ha concluso- ci siamo fatti promotori e abbiamo finanziato un progetto mirato con Iterpol per un attacco globale che serva ad estirparla, coinvolgendo la polizia di stato, arma dei carabinieri e guardia di finanza”.

STOCK: NUOVA ALLEANZA CHE VADA OLTRE L’ITALIA

“Oggi è un giorno speciale, lanciamo un nuovo progetto, una nuova alleanza, per un nuovo attacco alla ndrangheta che va oltre l’Italia“. Così il segretario generale di Interpol Jurgen Stock, intervenendo oggi a Reggio Calabria per lanciare il progetto I-Can (Interpol cooperation against ndrangheta).

“Grazie alla cooperazione internazionale e alla rete di Interpol – ha aggiunto Stock – avremo altri strumenti necessari per alzare il livello di contrasto in tutto il Mondo. Con questa piattaforma impediremo anche di creare rifugi sicuri”.

“L’Italia – ha concluso il segretario generale – ha dimostrato grandi capacità nel contrasto al fenomeno della ndrangheta”.

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