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Ricci (Legautonomie): “Con Decreto Salvini Comuni più insicuri”

[video width="1280" height="720" mp4="http://www.dire.it/wp-content/uploads/2019/01/Legautonomie_sito.mp4" poster="http://www.dire.it/wp-content/uploads/2019/01/ricci1.jpg"][/video]ROMA - "L'Anci è la casa di tutti i comuni italiani e li rappresenta nel confronto

Pubblicato:30-01-2019 16:58
Ultimo aggiornamento:30-01-2019 16:58

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ROMA – “L‘Anci è la casa di tutti i comuni italiani e li rappresenta nel confronto quotidiano con il Governo e con il Parlamento. Legautonomie invece è un’associazione che riguarda i comuni tradizionalmente più riformisti, quelli di centro-sinistra” spiega Matteo Ricci, nuovo presidente Legautonomie e vicepresidente dell’Anci, intervistato dalla Dire.

“La nostra è un’associazione che ha più di 100 anni e che abbiamo deciso di far diventare il laboratorio del nuovo centro-sinistra civico che si può costruire nei territori, fatto di esperienze di centro-sinistra, di sinistra, ma anche da esperienze civiche, come il movimento del sindaco di Parma Pizzarotti o altri movimenti che si stanno organizzando e che spesso e volentieri rappresentano le migliori esperienze di Governo sui territori”, sottolinea il presidente di Legautonomie.

LEGAUTONOMIE CONTRO IL DL SICUREZZA

“Legautonomie, che raggruppa piu’ di 1.500 comuni di centro-sinistra, contesta il decreto sicurezza di Salvini”, lo ribadisce Matteo Ricci. “Dietro alla propaganda la norma sta creando piu’ insicurezza, non punta all’integrazione e taglia il volontariato di pubblica utilita’”. Per Ricci, alla fine, “avremo piu’ persone senza diritti, senza doveri e senza documenti. Persone destinate a vivere per strada, che dormiranno nei parchi delle citta’, che proveranno ad occupare abusivamente un edificio per ripararsi e che non avendo possibilita’ di integrazione automaticamente saranno costretti ad avvicinarsi all’illegalita’, all’abusivismo e allo spaccio. Conseguenze che renderanno le nostre citta’ meno sicure”.


Poi, sottolinea il presidente di Legautonomie, “non c’e’ traccia dei 600mila rimpatri che erano stati promessi. Tutti sanno che rimpatriare costa e necessita di un accordo con il paese di provenienza. Quindi molta propaganda, tante tensioni sociali e tanti problemi umanitari”, ha sottolineato Ricci.

PD, RICCI: “CON ZINGARETTI, LA LEADERSHIP E’ PIÙ IMPORTANTE DEL SIMBOLO”

“Il tema della leadership in questo momento è molto più importante del simbolo, per questo è fondamentale il congresso del Pd; perché noi abbiamo bisogno di un segretario che esca con almeno il 51% dalle primarie e che abbia l’autorevolezza per farlo”, dice Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e Responsabile Enti locali del Pd.

“Per questo ho deciso di sostenere la candidatura di Zingaretti. Noi che siamo rimasti l’unico Partito democratico che c’è in Italia, dobbiamo porci con forza il tema del rapporto tra democrazia e il rispetto della leadership. Se la leadership non è forte e non è rispettata non saremo competitivi. Poi con Nicola Zingaretti, se sarà lui a vincere come mi auguro, ragioneremo come presentarci”.

“Non dimentichiamoci- dice ancora Matteo Ricci- che tra febbraio e maggio si vota in 4 regioni e 4.200 comuni, sarà un test fondamentale per la ripartenza del centro-sinistra e dobbiamo essere concentrati su questo, non possiamo perderci su piccole discussioni burocratiche che di certo non aiutano la partecipazione al voto e sono anche insensate”.

Quale sara’ il rapporto tra il Pd e la nuova Cgil di Landini? “Dobbiamo avere un rapporto, e lo dobbiamo avere con tutte le forme con le quali la società si organizza. Il nostro obiettivo è di rilanciare il Partito Democratico dandogli una forma moderna e innovativa, la stessa sfida che dovrà affrontare Landini con la Cgil che soffre di problemi di rappresentanza come tutte le forme organizzative. Credo che ci sarà un confronto serio, spero non pregiudiziale come a volte c’è stato in passato, ognuno nel rispetto dei propri ruoli”.

RICCI (LEGAUTONOMIE): “MANOVRA? C’E’ SOLA UNA COSA BUONA SU APPALTI”

“Per i Comuni nella manovra c’è solo una cosa positiva, quella sugli appalti pubblici fino a 150mila euro per realizzare tanti piccoli lavori nelle città in modo più veloce. Tutto il resto è negativo” spiega Ricci. “Il governo si vanta di aver sbloccato gli investimenti, ma in verità gli investimenti sono stati sbloccati dai governi precedenti e pure lo sblocco ulteriore degli avanzi di amministrazione è dovuto a una sentenza della Corte Costituzionale. Anche i fondi per le periferie erano stati messi poi tolti e dopo la nostra battaglia riassegnati… stanno vendendo le stesse cose tre o quattro volte”.

Ricci segnala anche la difficoltà di tanti comuni a chiudere i loro bilanci e ricorda che Legautonomie, che raggruppa 1.500 comuni di centro-sinistra, è stata lanciata una grande campagna per la dignità degli amministratori: “Crediamo che i sindaci che hanno il massimo di responsabilità debbano avere un minimo per fare il loro lavoro. E’ stata presentata una proposta di legge grazie ad alcuni parlamentari nella quale stabiliamo che un sindaco anche di un piccolo comune non può guadagnare meno di 1.500 euro netti al mese”. Per il prossimo futuro Legautonomie si dedicherà con convegni e iniziative su tutto il territorio nazionale “a rilanciare il dibattito e il confronto sul nuovo modello di sviluppo e qualità, sull’aggregazione dei comuni, di che cosa fare delle Province, di come riformare le Regioni” chiude il presidente Ricci.

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