ROMA – “Cultura previdenziale, trasparenza, controllo della propria posizione, possibilità di progettare e solidarietà”. Eccoli i punti salienti del programma ‘Noi Enpap’ su cui punterà la sua attenzione Angela Quaquero, candidata come consigliere al Consiglio di Amministrazione dell’Ente di previdenza e assistenza per gli psicologi (Enpap), le cui votazioni per il rinnovo si svolgeranno dal 27 febbraio al 3 marzo.
“La nostra professione vive in Italia una contraddizione: da un lato si percepisce con forza l’emergere del bisogno di psicologia nella promozione del benessere, nelle organizzazioni, nella costruzione delle reti sociali, nell’emergenza e nella cura per citare solo qualche esempio; dall’altro- prosegue l’attuale presidente dell’Ordine degli psicologi della Sardegna- però siamo veramente poco riconosciuti e sostenuti, in particolare noi liberi professionisti. Dobbiamo essere competenti, ma anche capaci di progettare in modo innovativo, e non possiamo farlo in un clima di incertezza nel futuro. La previdenza è una cosa seria, che riguarda il futuro di noi tutti. Il primo obiettivo è quindi costruire una cultura della sicurezza”.
Nell’ambito della sua esperienza personale e di lavoro Quaquero è consapevole che “la nostra è una professione all’80% femminile ma, se leggiamo l’impostazione Enpap fin qui portata avanti, non si vede un pensiero che tenga conto realmente delle pari opportunità. Altre professioni hanno cominciato a porsi il problema della vita femminile con i suoi momenti di pausa dal lavoro e di rientro: la maternità deve essere vissuta ‘dentro’ la professione, non come un ostacolo ad essa. Altre casse previdenziali fanno già molto di più in questo senso. È bisogna farlo con flessibilità- consiglia la psicoterapeuta- dando alla professionista la possibilità di scegliere le misure di sostegno più adatte alla sua situazione”.
Un ultimo aspetto su cui si sofferma Quaquero riguarda l’accesso al credito per i giovani che vogliono fare impresa: “Occorre attivare misure di microcredito agile, veloce- conclude- che consentano di ampliare realmente il campo professionale”.
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