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Covid, Crisanti: “Misure post volo dalla Cina poco efficaci”. Bassetti: “Usare tamponi molecolari”

Dopo il boom di casi Covid, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha introdotto l’obbligo di tampone per chi arriva in Italia dalla Cina

Pubblicato:29-12-2022 17:48
Ultimo aggiornamento:29-12-2022 17:50

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ROMA – L’identificazione dei casi all’origine e il controllo all’arrivo sui voli provenienti dalla Cina “avranno un impatto praticamente trascurabile per due ragioni: la prima è la conseguenza della proposta contenuta nella ordinanza di utilizzare i test antigenici. Questi, in condizione di elevata trasmissione, non hanno la sufficiente capacità predittiva negativa, cioè quella di identificare tutti i falsi negativi. Noi stiamo applicando un colabrodo anziché una rete”. Andrea Crisanti, virologo e senatore Pd, nell’aula di Palazzo Madama dopo l’informativa del ministro della Salute Orazio Schillaci, stronca così le misure barriera alzate dal governo negli aeroporti.

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La seconda ‘falla’ “è legata al fatto che queste misure non intercettano i viaggiatori provenienti dalla Cina che effettuano scali intermedi: stesso errore fatto tre anni fa all’inizio della prima epidemia. Comprensibile allora per inesperienza e ingenuità. Ora ingiustificato e colpevole”, aggiunge Crisanti. Che dice anche: “La Cina ha smesso di dare informazioni sull’incidenza giornaliera di nuove infezioni, il numero di casi per giorno, sulla gravità dell’infezione per fascia d’età e sulla mortalità- dice Crisanti– la mancanza di dati relativi alla Cina è una dimostrazione tangibile del danno causato dalla mancanza di informazione e trasparenza. Strada che lei (il ministro, ndr) e il suo governo avete già intrapreso eliminando il bollettino giornaliero dei casi in Italia”.


Anche Matteo Bassetti non è a favore dei test antigenici. Bisogna”controllare i viaggiatori che provengono dalla Cina con tamponi molecolari, non solo a livello italiano, ma a livello europeo, visto che il 95% di chi arriva in Italia ci arriva attraverso triangolazione da altri hub”. È la prima delle indicazioni del direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, per contrastare “la potenziale bomba biologica cinese”.

Secondo punto indicato dall’infettivologo in un post su Facebook è “sequenziare il più possibile per capire se ci siano mutazioni di Omicron non ancora conosciute o diverse da Omicron stessa, magari resistenti ai vaccini”. Infine, “spiegare a chi ancora non l’ha fatto di prenotarsi per la dose di richiamo, parliamo unicamente di over 65 e fragili”. Per Bassetti, “se faremo queste cose semplici e urgenti, oltre che fondamentali, credo potremo continuare a vivere la nostra vita senza pericolosi ritorni al passato. È giusto essere preoccupati, ma non bisogna assolutamente avere paura. Attenzione al fenomeno senza allarmismo”.

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