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San Silvestro, quest’anno fa paura la “bomba Kvara”, un super-botto da mezzo chilo

Allarme dei Carabinieri in vista del Capodanno: circola sul mercato illegale una nuova versione (potenziata) della "Bomba di Maradona"

Pubblicato:29-12-2022 12:04
Ultimo aggiornamento:29-12-2022 16:21
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BOLOGNA – Si avvicinano i botti di San Silvestro e quest’anno a far paura è la “bomba Kvara”, 500 grammi di miscuglio esplosivo. Il nuovo ordigno, ovviamente illegale, pare si stia diffondendo sul mercato nero dei fuochi d’artificio per Capodanno, sulla scia di analoghi predecessori col nome di calciatori del Napoli.

E’ L’ULTIMA EREDE DELLA “BOMBA DI MARADONA”

A lanciare l’allarme sono i Carabinieri di Reggio Emilia: nonostante le varie ordinanze di divieto per l’utilizzo di petardi e fuochi d’artificio c’è chi scommette su questo nuovo prodotto, il terribile botto che prende spunto dal nuovo idolo della tifoseria azzurra, Khvicha Kvaratskhelia. Una “usanza” che risale a decenni fa, e che vede nella “bomba di Maradona” l’esemplare più noto. Ma ci furono anche quelle di Careca, Zola fino ad arrivare in tempi recenti alla “bomba Cavani” e alla “bomba Higuain”. Per contrastare i botti illegali e avvertire dei pericoli che comunque si corrono anche con quelli ‘ufficiali’, le forze dell’ordine stanno promuovendo un po’ ovunque campagne d’informazione, rivolte in particolare ai più giovani. “Usa la testa non rovinarti la festa” è il nome di quella dei Carabinieri reggiani.

ANCHE QUEST’ANNO UN CAMPIONARIO ASSORTITO E PERICOLOSO

Anche quest’anno, assicura l’arma, il campionario dei fuochi d’artificio è assortito, ma anche estremamente pericoloso, specie di quelli proibiti. “La battaglia– precisano dal comando provinciale di Reggio Emilia- potrà essere vinta se si riuscirà a far comprendere, soprattutto ai giovani, che il problema è essenzialmente culturale. In questi casi, quasi sempre gli incidenti sono dovuti a disattenzione e non a fatalità”.


A BOLOGNA NEGOZIANTE NEI GUAI: HA VENDUTO FUOCHI VIETATI A TRE RAGAZZINI

Anche a Bologna ieri i Carabinieri hanno lanciato la propria campagna di sensibilizzazione, a partire da un episodio avvenuto il giorno prima a Medicina. Tre ragazzini, tutti minori di 14 anni, stavano facendo esplodere al parco fuochi d’artificio riservati ai maggiorenni e per questo è finita nei guai la titolare del negozio che li ha venduti senza chiedere il documento d’identità. “Tutti questi articoli sono pericolosi, anche se prodotti secondo la legge”, ammonisce il tenente colonnello Giovanni Russo del nucleo operativo di Bologna. “Se usato in certe circostanze anche il petardo consentito può fare danni”.

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