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Il bar bolognese ‘Senza Nome’ premiato da Mattarella: esempio di inclusione

Sara Longhi e Alfonso Marrazzo sono Cavalieri dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana per il loro locale gestito da non udenti. Grande orgoglio in città ed in regione: complimenti da Emma Petitti, Stefano Bonaccini e Matteo Lepore, ma anche dal Pd e dal Cna

Pubblicato:29-12-2020 13:00
Ultimo aggiornamento:29-12-2020 17:19

senza nome bologna
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BOLOGNA – Moto d’orgoglio a Bologna e in Emilia-Romagna per l’onorificenza che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito a Sara Longhi e Alfonso Marrazzo: da oggi sono Cavalieri dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, “per il loro esemplare contributo alla conoscenza delle diversità e alla promozione di una cultura di reale inclusione e dialogo”. Questo per aver fondato sotto le Due torri il bar “Senza nome“, che promuove l’interazione tra persone udenti e non udenti.

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Si complimenta con i neo Cavalieri la presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Emma Petitti, che ringrazia Longhi e Marrazzo “per aver creato uno spazio che rispecchia perfettamente l’animo accogliente dell’Emilia-Romagna, capace di fare delle diversità un punto di forza della comunità”. Longhi e Marrazzo sono gli unici emiliano-romagnoli tra i 36 premiati oggi dal Capo dello Stato, si legge nella nota diffusa da viale Aldo Moro. Dal 2012 Longhi e Marrazzo hanno dato vita a un bar “dove a servire la clientela sono ragazzi non udenti- continua la nota- e dove si può ordinare utilizzando il linguaggio dei segni, scrivendo il proprio ordine su un biglietto o ricorrendo ai gesti. Un luogo dove non sono i non udenti a dover trovare un modo per comunicare con chi può sentire, ma viceversa. L’obiettivo è quello di far interagire i sordi con gli udenti, facilitando il confronto e promuovendo la Lis, la lingua dei segni italiana”. Si tratta dunque di “un locale all’insegna dell’inclusività– sottolinea Petitti- che coniuga lavoro, cultura, integrazione e l’insegnamento del reciproco rispetto e del reciproco conoscersi”.


Anche il presidente della Regione Emilia-Romagna si congratula con i fondatori del ‘Senza nome’: “Sara e Alfonso, entrambi non udenti- scrive Stefano Bonaccini su Facebook- hanno aperto un locale in cui è possibile ordinare attraverso la lingua dei segni, così da poter ospitare anche i cittadini non udenti, facilitare il confronto e promuovere la lingua dei segni”. Il bar aperto dai due neo Cavalieri è “un locale che rispecchia i valori di questa regione: inclusione, lavoro, dialogo e, perché no, buon cibo e buon vino“, scrive il governatore. “Grazie presidente Sergio Mattarella- conclude Bonaccini- e congratulazioni a tutto lo staff del bar ‘Senza nome’ di Bologna. La diversità crea ricchezza, non dimentichiamolo mai”.

“Questi sono gli ‘esempi civili’ da seguire e di cui andare orgogliosi”, commenta su Facebook l’assessore al Lavoro e all’Accessibilità del Comune di Bologna, Marco Lombardo. “Congratulazioni ragazzi”, scrive sempre su Facebook l’assessore alla Cultura e alla Promozione della città, Matteo Lepore: “Mi ricordo bene il coraggio di Sara, Alfonso e dei loro colleghi quando furono tra i primissimi a scommettere sulla riqualificazione della via nel retro del Mercato delle Erbe insieme al Comune”. L’inclusione “può camminare sulle gambe di tante iniziative concrete e creative come questa, che possono insegnare a tutti che guardare il mondo da altre prospettive è fonte di crescita per tutti. Bologna è orgogliosa di voi”, è il messaggio pubblicato sui social dall’assessore al Commercio, Alberto Aitini.

Il bar fondato da Longhi e Marrazzo è “un luogo speciale, in cui trovare sempre un modo per capirsi, interagire abbattendo qualsiasi tipo di barriera”, scrive su Facebook il Pd bolognese: “Storie che raccontano la bellezza dell’Italia e della nostra Bologna. Oltre ogni barriera“. Anche la Cna di Bologna si complimenta con Longhi e Marrazzo “per questo prestigioso riconoscimento”.

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