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NAPOLI – “Abbiamo creato questo progetto che continuerà. Il mio obiettivo è quello di considerare oggi solo un inizio e di portarlo avanti per creare un filo continuo per valorizzare le aziende del territorio che danno vita a queste persone bisognose. Andare in una cantina di vini, vedere una persona che ha una difficoltà sociale che ti sta etichettando una bottiglia che tu devi portare all’interno della tua attività, ti emoziona il cuore. È molto diverso rispetto a comprare quella bottiglia da un’azienda che ormai è sul mercato ed è il big della storia del vino. Ci deve essere anche un fattore emotivo, bisogna crederci in queste cose. E noi ci stiamo riuscendo”. Così alla Dire Antonio Della Volpe, pizza-chef e patron della pizzeria La Vita è Bella di Casal di Principe (Caserta), che da poco è entrata con 2 Spicchi nella Guida delle Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso, che ha dato vita ai percorsi di degustazione ‘Rinascita’ e ‘Rinascita Cap. II’.
“Il progetto Rinascita per me è un concetto sociale. Approcciare questo cambiamento sul territorio di Casal di Principe – rimarca – è un passo molto importante, ho creato un insieme del buon gusto nella speranza di fondere un termine di valore sul territorio, portare quello che si coltiva nei campi della zone, nei beni confiscati, nei campi di aziende che lavorano nel sociale, per utilizzarlo sulle mie pizze. Da anni sto lavorando in comunicazione di rete con aziende del territorio per dare vita a questo concetto”.
Nel primo percorso, presentato la scorsa primavera, erano stati già selezionati la mozzarella di bufala campana Dop del caseificio della cooperativa sociale ‘Le Terre di Don Peppe Diana – Libera Terra‘ di Castel Volturno, i pomodori datterini dell’azienda ‘Diana 2.0’ di Villa Literno e i vini della ‘Cantine Vitematta‘ di Casal di Principe.
Con l‘upgrade presentato mercoledì, nato dalle “richieste di altre aziende – evidenzia Della Volpe – per entrare all’interno di questo nuovo menu presentando i loro prodotti”, del nuovo percorso di degustazione fanno parte la zucca della fattoria sociale ‘Fuori di Zucca’ di Lusciano, i funghi cardoncelli della cooperativa sociale ‘Terra Felix‘ di Succivo e la confettura di mela annurca e cannella de ‘Le Ghiottonerie di Casa Lorena‘ di Casal di Principe. Arricchita, poi, la carta dei vini. “Le aziende che producono nel sociale – commenta – non hanno una conoscenza come quelle che sono alla vetta commerciale. La nostra è stata una manovra che ha fatto rumore. Quel rumore di un territorio che è stato infangato per tanti anni, da accuse e pregiudizi. Ma oggi Casal di Principe rappresenta, come anche i paesi limitrofi, realtà che vanno valutate da questi progetti, come il mio, perché abbiamo veramente prodotti di altissima qualità e fatti da persone con problemi sociali”.
Della Volpe spiega come con il suo progetto queste realtà si comportino “come vere e proprie aziende che hanno tutte le carte in regola per potersi mettersi sul mercato e dare uno sviluppo anche al proprio progetto. L’intento, in primis, è stato quello di valorizzare su una pizza un prodotto nettamente a chilometro zero fatto veramente da persone che hanno delle difficoltà. E questo ci ha fatto avere una risposta nettamente positiva da parte dei clienti che ci vedono come quell’attività che valorizza il territorio”.
Nel nuovo percorso di degustazione alle già consolidate Margherita Rinascita e Salsiccia e friarielli Rinascita vanno ad aggiungersi nuove pizze: la Tempo d’autunno (vellutata di zucca, fior di latte, funghi cardoncelli, grattugiata di formaggio di bufala e basilico), La mia montanara (pizza in doppia cottura, fritta e ripassata al forno, con ragù di datterino liternese, stracotto di suino nero casertano, crema di latte di bufala e riduzione di basilico) e il Padellino alla Genovese (impasto al finocchietto, farcito con ragù di genovese napoletana). Sul fronte dessert Antonio Della Volpe rende omaggio al territorio con la Pizza polacca con confettura di mela annurca e cannella (in doppia cottura con crema pasticciera al profumo di lime e confettura di mela annurca e cannella).
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