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ROMA – Salute e sicurezza. Un nesso cruciale, da capire e affrontare con gli strumenti della cooperazione internazionale. I soli in grado di garantire il diritto alla salute nei Paesi più vulnerabili e dunque in tutti. Perché il mondo è uno solo e i suoi otto miliardi di abitanti si spostano ogni giorno.
Se ne è parlato durante un seminario all’Istituto affari internazionali (Iai) al quale l’agenzia Dire ha partecipato. Intervistando diversi esperti, come Francesco Moschetta, manager del Fondo globale per la lotta contro l’aids, la tubercolosi e la malaria, o Matteo Bursi, ricercatore dello Iai, autore di un nuovo rapporto dedicato proprio al legame tra salute e sicurezza.
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