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BOLOGNA – Lavoratrici delle pulizie in piazza con moci e scope in mano, in mezzo ai cartelli e alle bandiere. C’è anche questo a Bologna nella giornata di sciopero generale: si tratta in particolare della manifestazione convocata da Adl Cobas e collettivo L’una, che poco fa è partita da piazza Verdi imboccando via Petroni.
I moci “sono il simbolo delle contraddizioni di questa città nel 2024. Una città dei servizi in cui le lavoratrici delle pulizie e i lavoratori degli appalti svolgono un ruolo fondamentale ma non hanno uno stipendio dignitoso. Si parla tanto in Italia di salario minimo, noi qui chiediamo un salario minimo metropolitano“, afferma dal microfono un sindacalista di Adl Cobas. Queste le parole d’ordine sullo striscione che apre il corteo, partito con un centinaio di persone al seguito: “Casa, reddito, dignità, salute, giustizia climatica, no Cpr”. In piazza anche un gruppo di studenti arrivato dalla sede di Scienze politiche, occupata ieri per protestare conto il Ddl Sicurezza.
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