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“Chiuso per risparmio energetico”, i dipendenti della Regione Liguria a casa dal 2 all’8 gennaio

Lavoratori invitati a fare ferie o smart working: si risparmiano 40.000 euro. Allo studio un piano di efficientamento per tutto l'anno

Pubblicato:29-11-2022 18:52
Ultimo aggiornamento:29-11-2022 19:31

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GENOVA – Dal 2 all’8 gennaio la Regione Liguria chiuderà per risparmio energetico. Secondo quanto risulta all’agenzia Dire, è la misura a cui sta pensando il governatore Giovanni Toti per limitare le spese di riscaldamento ed elettricità, in un periodo in cui gli uffici sono tradizionalmente meno frequentati per le festività natalizie. Ancora da limare i dettagli con cui sarà concretizzata la proposta ai lavoratori, che saranno in ogni caso invitati a fare smart working o a concentrare le ferie in quella settimana. Insomma, una vera e propria chiusura aziendale diffusa a tutte le principali sedi dell’ente, a partire da piazza De Ferrari e via Fieschi a Genova.

Allo studio anche le indicazioni per il presidio di uffici e servizi considerati essenziali. Non si tratta solo di un gesto simbolico. Secondo le stime della Regione, la chiusura totale del riscaldamento per nove giorni, compresi anche sabato 31 dicembre e domenica primo gennaio, e il taglio drastico del consumo dell’energia elettrica nello stesso periodo potrebbero comportare risparmi per circa 40.000 euro: i consumi del gas verrebbero, infatti, tagliati del 90% per un risparmio di 12.000 euro, e quelli dell’energia elettrica del 70%, per un risparmio di 27.000 euro.

NOVE LINEE GUIDA PER RISPARMIARE 450.000 EURO ALL’ANNO

La proposta rientra in un più dettagliato piano di definizione di strategie volte al risparmio energetico sviluppato dalla direzione centrale organizzazione della Regione e discusso ieri mattina in giunta. Nove gli interventi suggeriti che, nel complesso, potrebbero comportare un risparmio energetico di circa 450.000 euro all’anno, senza considerare ulteriori benefici da nuove forme di lavoro agile che potrebbero essere messe in campo. Attualmente, la Regione spende circa 310.000 euro al mese per le utenze elettriche, per un totale annuo di 3,72 milioni, e 200.000 euro al mese per il riscaldamento. Cifre raddoppiate nel corso dell’ultimo anno.


Dalla messa in pratica di tutti i suggerimenti elaborati dagli uffici regionali, si potrebbe arrivare a un risparmio di circa il 10% dei consumi energetici, pari a 372.000 euro all’anno, e di un valore compreso tra i 30.000 e i 45.000 euro all’anno sul fronte del gas. Quest’ultimo, viene spiegato, incide in maniera decisamente minore poiché gli edifici più energivori sede di attività regionali sono quasi totalmente a gestione condominiale, senza la possibilità di una gestione separata dei consumi effettivi.

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