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La proposta di Confesercenti Emilia-Romagna: “Abolire l’Iva su gas, luce e acqua”

Il presidente Domenichini: "Vanno considerati beni primari e devono rimanere accessibili senza raggiungere prezzi insostenibili. Servono aiuti per ridurre i costi dell'energia per imprese e famiglie"

Pubblicato:29-11-2022 17:33
Ultimo aggiornamento:29-11-2022 17:33

bolletta energia
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BOLOGNA – Per molte attività commerciali è l’emergenza numero uno: il caro bollette. “Oggi il tema di principale attualità è rappresentato dai costi energetici che colpiscono imprese e famiglie. Per ridurre i prezzi dell’energia è fondamentale fermare la speculazione che dovrebbe essere tenuta fuori dalle dinamiche di costruzione dei prezzi, in un settore così delicato per tutta l’economia”, scandisce il presidente di Confesercenti Emilia-Romagna, Dario Domenichini, all’assemblea regionale dell’associazione.

Gas, luce e acqua vanno considerati beni primari e come tali devono rimanere accessibili a tutte le imprese e non raggiungere mai prezzi insostenibili. Per questo, fra l’altro, abbiamo chiesto che l’Iva applicata su questi beni sia ridotta o, meglio ancora, abolita“, insiste Domenichini. “Importante è anche recuperare risorse dagli extra-utili che diverse compagnie del settore hanno fatto in questo periodo: parliamo anche di miliardi di euro che possono servire a calmierare i prezzi e contenere la crisi“, sostiene il numero uno di Confesercenti.

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“Nell’immediato, però – ricorda Domenichini -, servono anche aiuti per ridurre i costi dell’energia per imprese e famiglie: crediti d’imposta, rateizzazione delle bollette e ogni provvedimento utile a lasciare liquidità alle imprese e a non soffocarle con costi di gestione insopportabili. Dietro a un’impresa ci sono famiglie e persone e ogni intervento in favore delle imprese finisce col portare giovamento a una molteplicità di donne e uomini”.


“Nel medio termine serviranno, poi, incentivi per la transizione green, da un lato per poter rispettare le norme europee e nazionali sulla riduzione delle emissioni e, dall’altro, per contenere i costi energetici a seguito dei risparmi che si potranno ottenere con l’autoconsumo di energia dalle fonti rinnovabili”, conclude il presidente di Confesercenti Emilia-Romagna.

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