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Covid, durante la pandemia 9.000 farmacie hanno vaccinato contro il virus

Se ne è parlato a Roma nella presentazione del libro 'Evoluzione della farmacia dei servizi. Prevenzione attiva e gestione della cronicità'

Pubblicato:29-11-2022 15:01
Ultimo aggiornamento:29-11-2022 15:01

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ROMA – ‘Evoluzione della farmacia dei servizi. Prevenzione attiva e gestione della cronicità’. È il titolo del libro presentato oggi a Roma presso l’Hotel Nazionale.
Già prima della pandemia era evidente la necessità di potenziare i servizi territoriali per avvicinare la sanità alle persone, soprattutto ai pazienti cronici che spesso hanno difficoltà di accesso alle strutture ospedaliere, e superare la disomogeneità nell’accesso a farmaci e servizi.
La ricerca presentata nel volume, realizzato da Federfarma con il contributo non condizionato di Sanofi, si avvale delle competenze e delle conoscenze sia di coloro che si occupano da anni di farmacia che di esponenti del comparto industriale di riferimento, con l’obiettivo di aiutare a comprendere e definire il ruolo della farmacia nella riorganizzazione territoriale del sistema sanitario italiano ed europeo.
I contenuti del libro si basano sulla rielaborazione di fonti statistiche e documentali di carattere nazionale ed europeo, e in particolare del Centro di documentazione del Pharmaceutical Group of the European Union (Pgeu).

GEMMATO: “IN PANDEMIA SONO RIMASTE APERTE 20MILA FARMACIE ITALIANE”

All’evento di presentazione ha preso parte il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. “Durante la pandemia tutte le 20mila farmacie italiane sono rimaste aperte– ha spiegato- a testimoniare quanto la loro presenza sia stata essenziale, non solo nell’erogazione di prestazioni sanitarie ma anche in fase di consulenza. Nella seconda fase, quella in cui le farmacie hanno iniziato a erogare test e a vaccinare si è percepita la vera valenza della farmacia dei servizi”.
“Per quanto riguarda i vaccini- ha poi dichiarato- rivendico con orgoglio il fatto di essere stato il primo firmatario dell’emendamento che ha introdotto la possibilità di vaccinare all’interno delle farmacie“.

FARMACIA DA LUOGO DI DISPENSAZIONE DEL FARMACO A PRIMO PRESIDIO SANITARIO DI PROSSIMITA’

La pandemia ha contribuito ad accelerare il processo evolutivo della farmacia da semplice luogo di dispensazione del farmaco a primo presidio sanitario di prossimità in grado di erogare servizi al cittadino, segnando, di fatto, l’ingresso della farmacia dei servizi nel campo della prevenzione attiva in ambito sanitario. La possibilità per il cittadino di accedere alle vaccinazioni anti-Covid e antinfluenzali in farmacia assume un valore emblematico in tale contesto.


COSSOLO (FEDERFARMA): “SPIACE ESSERE RICORSI A PANDEMIA PER CAPIRE LA FARMACIA DEI SERVIZI”

“Non vorrei più parlare della pandemia, vorrei dimenticarla per una infinita serie di ragioni- ha affermato il presidente Federfarma nazionale, Marco Cossolo– mi spiace che si debba essere ricorsi alla pandemia per capire la farmacia dei servizi. Se abbiamo dovuto aspettare dieci anni, forse c’è qualcosa che non va”.
“Per quanto riguarda il farmacista vaccinatore– ha inoltre sottolineato- voglio dire che le farmacie hanno vaccinato in un modo davvero importante. Abbiamo avuto circa 9.000 farmacie che hanno vaccinato contro il Covid, non abbiamo ancora i numeri della vaccinazione antinfluenzale ma tutto lascia pensare che siano molte di più”.

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALE

Un capitolo del volume è dedicato alle riflessioni sulle potenzialità offerte dall’innovazione tecnologica e digitale, con particolare attenzione alla futura implementazione del Fascicolo sanitario elettronico, traendo utili spunti di riflessione dal confronto con il modello francese. Viene quindi approfondito il tema della presa in carico del paziente affetto da patologie croniche, soffermandosi sull’impatto del Piano nazionale della cronicità come elemento normativo che certifica il ruolo professionale del farmacista nelle attività di monitoraggio dell’aderenza alla terapia del paziente cronico.
La gestione territoriale del malato cronico risulta tanto più efficace quanto maggiore è la sinergia tra i vari professionisti della salute, in particolare medici e farmacisti. In Europa sono stati introdotti con successo diversi modelli di collaborazione interprofessionale e di offerta di servizi sul territorio attraverso la rete delle farmacie, con benefici oggettivi per i pazienti e i sistemi sanitari nazionali.

GLI ESEMPI ESTERI DI REGNO UNITO, BELGIO, OLANDA E SVIZZERA

Il volume riporta come best practice la New medicine service del Regno Unito, il farmacista di riferimento in Belgio e i Circoli di qualità che associano medici di medicina generale e farmacisti in Olanda e Svizzera.
Dopo aver descritto le esperienze maturate nel corso della crisi pandemica e il coinvolgimento delle farmacie nelle campagne vaccinali, in linea con l’evoluzione in atto negli altri Paesi europei, il libro illustra i punti di forza e di debolezza rilevati nel sistema italiano di assistenza territoriale, le potenzialità ancora inespresse, le possibilità offerte dallo scenario attuale.
La riforma e l’ammodernamento della sanità richiedono nuovi modelli di gestione dei rapporti, rinnovate capacità di prevenzione, normative adeguate e investimenti sulle risorse, anche umane, impegnate nell’avvicinare i servizi e le prestazioni sanitarie ai cittadini.
Dall’analisi illustrata nelle pagine del testo emerge come i fenomeni descritti non siano mere visioni teoriche o accademiche, quanto realizzazioni concrete del modello di farmacia dei servizi.
A testimonianza di ciò sono riportati numerosi esempi, case history e buone pratiche capaci di rendere evidenti i risultati ottenuti già nel breve termine.
Il messaggio finale dello studio, quello che ne riassume l’essenza, suggerisce la necessità di rinnovare i modelli esistenti e adottarne di nuovi, convergenti e condivisi, sui quali impostare un’assistenza sanitaria uniformemente accessibile su tutto il territorio e incentrata sui nuovi bisogni di salute dei cittadini.

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