NEWS:

VIDEO | Ceppe e i suoi tre secondi per “conquistare” il web

Parte da Napoli l'avventura del Vfx artist che ha sedotto Zach King

Pubblicato:29-11-2021 15:57
Ultimo aggiornamento:29-11-2021 16:06

ceppe-min
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

NAPOLI – Meno di tre secondi per catturare l’attenzione e poi molto meno di un minuto per far sorridere, intrattenere e, a volte, far riflettere. È con questi tempi che si esprime l’arte di Ceppe, al secolo Giuseppe Casciano, la nuova star del web nata e cresciuta all’ombra del Vesuvio. I suoi video, premiati in pochissimo tempo da oltre 65mila follower e migliaia visualizzazioni – Ceppe ha incominciato la sua avventura nel mondo social durante il lockdown -, hanno conquistato la rete attirando l’attenzione del pubblico come della trasmissione satirica Striscia la notizia e, soprattutto, di Zach King, il numero uno al mondo in fatto di video ed effetti speciali con i suoi 60 milioni e oltre di follower di cui quasi 25 sulla sola piattaforma di Instagram. Creatività e tecnica sono gli ingredienti che Ceppe mescola sapientemente in ogni sua creazione, un concentrato di magia pura ideato e realizzato esclusivamente per il mondo del web e in particolare per Instagram “un social – racconta alla Dire – più esteta che ha dato un po’ di spazio in più ai video e, quindi, al mio linguaggio. Un social dove mi trovo meglio. Qui riesco ancora a fare quello che mi piace perché si dà ancora importanza alla qualità dei contenuti, cosa che è andata a sparire definitivamente da TikTok”.

Ceppe non nasce a caso, ammette Casciano che definisce il suo alter ego un Vfx artist, ossia un esperto degli effetti visivi, “è un personaggio un po’ curioso che ha fatto tante cose. Sono partito dalla musica, mi piace recitare e fare sport e, naturalmente, mi piacciono i video, i film e gli effetti speciali. Quello che faccio è un mix tra tutto quello che mi mette curiosità e mi piace”.

Informatica all’università, con il chiodo fisso e la fascinazione per gli algoritmi, e poi tanti lavori prima dell’approdo alla Rete dove non basta la tecnica “perché questa, dietro un video, è tanto ma non è tutto. Adesso anche con un semplice cellulare e qualche app si può creare un video divertente, bello che si fa guardare e virale ma la tecnica resta qualcosa a servizio della creatività. Se non c’è un’idea forte alla base è difficile che quel video riesca a raggiungere tante persone“. E per spiegare meglio il concetto Ceppe cita Khaby Lame che con i suoi video “silenziosi” è diventato un vero e proprio fenomeno planetario.


“I social – rimarca il 31enne Ceppe – ti danno la possibilità di interfacciarti con un pubblico vastissimo. Khaby è l’esempio lampante. Ha incominciato a fare i video nella sua stanza senza una camera, senza un set, un pubblico. Sui social hai già un palco ed è gratis. Se tu hai qualcosa da proporre, qualcosa di valore, è meraviglioso che tu possa avere la potenzialità di raggiungere milioni di persone anche dalla tua stanza anche non essendo nessuno. È un’opportunità molto grande e, se la si sa sfruttare, secondo me è oro”.

I video di Ceppe non devono però ingannare. Sono puro divertimento, ma sono anche la sperimentazione di nuovi linguaggi, di quelli che corrono veloci come veloci corrono i tempi del digitale. I primi a buttarsi a capofitto in queste nuove forme espressive, percependone le potenzialità, sono i grandi brand e lo dimostrano le richieste che Ceppe riceve ormai quasi quotidianamente. C’è il mondo del calcio che conta, del food and drink, del luxury, settori pronti a scommettere su spot veloci per un pubblico di giovani e giovanissimi che hanno fatto di smartphone e tablet il luogo per eccellenza dove incontrarsi, informarsi, dove trascorrere il proprio tempo libero o lavorare.

Scommettere su questi nuovi linguaggi ha però, almeno nel caso di Ceppe, dei paletti: “lavoro solo con chi mi dà carta bianca” ammette perché a distinguere i film maker non è la qualità nel saper girare e montare un video, ma la creatività. Tanto è vero che “non ho paura che mi possano copiare – dice riferendosi ai filmati che lui stesso posta e che svelano i backstage delle sue “magie” – anzi è solo una manifestazione di stima di quello che faccio. Non ho, quindi, paura di espormi perché quello che non possono rubare, né a me né a chiunque, è proprio la creatività, sono le idee. L’idea di base che c’è in un video è quella che sarà sempre diversa da persona a persona. È la cosa che ci differenzia e ci differenzierà sempre”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it