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Sì al vaccino contro l’influenza per i bambini, anche al nido

Lo dice il presidente della Società Italiana di Pediatria, Alberto Villani

Pubblicato:29-11-2019 11:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:41

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ROMA – “L’influenza ancora oggi è una malattia sottostimata e in realtà molto più seria di quello che si potrebbe immaginare, rappresentando uno dei principali motivi di ricovero nei mesi invernali sia per i bambini sia per gli anziani. Quindi, come è stato scritto in documenti ufficiali, la vaccinazione contro l’influenza è fortemente consigliata anche nei bambini sopra i 6 mesi e fino ai 6 anni“. Risponde così il presidente della Società Italiana di Pediatria, Alberto Villani, interpellato dall’agenzia Dire sull’utilità del vaccino antinfluenzale anche per i bambini più piccoli che frequentano l’asilo nido, a margine di un evento a Roma. 

Un tempo si diceva che i bambini devono ammalarsi per “farsi gli anticorpi”. Cosa replica? “Un tempo si bruciavano le streghe, un tempo esisteva l’elettroshock e un tempo si credeva che l’ulcera fosse una malattia chirurgica- risponde Villani alla Dire- io l’ho studiata sul trattato di patologia chirurgica, di semeiotica chirurgica e di clinica chirurgica, per poi scoprire che invece è dovuta ad un germe”. 

Dunque sì al vaccino contro l’influenza per i bambini, che “deve essere fatto” ed è “fortemente consigliato”, proprio per tutelare i più piccoli da una malattia “che è meno banale di quello che si possa immaginare”, prosegue il presidente della Sip. 


La vaccinazione antinfluenzale diventa poi di fatto “salvavita nell’anziano– sottolinea ancora Villani- Una persona in età adulta avanzata (intorno agli 80 anni) colpita da influenza ha un rischio di morte che è di 7/10 volte superiore a quello della popolazione normale”. Eppure in Italia il vaccino antinfluenzale non viene praticato neppure “dalle popolazioni a rischio come gli anziani, coloro che hanno il diabete, malattie cardiovascolari o polmonari. Se si facesse un’analisi di quanti di questi soggetti sopra i 55 anni hanno patologie del genere- aggiunge il presidente della Sip- quasi tutti dovrebbero essere vaccinati, ma quello che è ancora più triste è che anche tra i bambini con patologie croniche la vaccinazione contro l’influenza è poco diffusa, quindi c’è ancora molto da fare“, ha concluso.

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