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Suicidio in diretta al tribunale dell’Aia: è morto il criminale di guerra Slobodan Praljak

Slobodan Praljak era stato condannato a 20 anni per i crimini di guerra commessi a Mostar (Bosnia, ex Jugoslavia) dal tribunale dell'Aia

Pubblicato:29-11-2017 14:46
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:56

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ROMA – “Non sono un criminale” grida prima di bere del liquido da una bottiglietta marrone. Poi, l’allarme dell’avvocato per chiamare i soccorsi: “Ha preso del veleno!”.

Si è tolto la vita in questo modo Slobodan Praljak, 72 anni, ufficiale del ministero della Difesa della Croazia e responsabile dell’assedio di Mostar, condannato a venti anni dal Tribunale penale internazionale dell’Aja per i crimini commessi durante la guerra che portò alla disgregazione dell’ex Jugoslavia all’inizio degli anni novanta.

Come testimoniano le immagini di Euronews, Praljak ha bevuto il veleno questa mattina durante la lettura della sentenza di appello del processo. La seduta è stata immediatamente sospesa.


Praljak durante la guerra aveva ricoperto il doppio ruolo di ufficiale del Ministero della Difesa croato e, allo stesso tempo, comandante dell’Esercito dell’Herzeg-Bosnia. Proprio in quanto capo delle operazioni dell’Hvo nella zona di Mostar, è stato riconosciuto nella sentenza come il principale responsabile della distruzione del Ponte vecchio, lo Stari Most simbolo plurisecolare della città di Mostar e della sua convivenza tra culture.

 

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