BOLOGNA – Prosegue, in Emilia-Romagna, il “consistente calo della popolazione nella fascia d’età 15-34 anni“. A lanciare l’allarme è, nel suo rapporto annuale su economia e lavoro in regione, l’Ires (Istituto ricerche economiche e sociali), spiegando che, anche se si tratta di “un trend europeo e nazionale, in Emilia-Romagna si registra una quota particolarmente bassa (18,9% nel 2017) sul totale della popolazione, inferiore anche al dato nazionale che è il più basso tra tutti i Paesi europei“.
Come se non bastasse, anche se i giovani in questa fascia d’età sono sempre meno numerosi, “cala vistosamente anche il loro tasso d’occupazione, sceso in regione dal 64,7% al 50,5% negli ultimi 10 anni”, e dal punto di vista formativo “resta drammatico il ritardo dell’Italia e dell’Emilia-Romagna rispetto al resto d’Europa, in particolare nel numero di laureati in rapporto alla popolazione (29,6% in regione a fronte del 39,1% dell’Unione europea nella fascia dai 30 ai 34 anni)”.
In generale, comunque, dal punto di vista demografico “all’1 gennaio 2017 l’Emilia-Romagna è in controtendenza rispetto al resto d’Italia”, perché in regione “si registra un aumento di circa 3.000 residenti, tutti però over 44, mentre a livello nazionale per il secondo anno consecutivo c’è una decrescita”. Prosegue, però, “lo spopolamento delle zone montane (-1.505 in un solo anno, pari a -0,8%) e la tenuta demografica continua a essere pilotata dalla crescita dei Comuni capoluogo e di quelli sopra i 10.000 residenti”.
A livello territoriale, prosegue il rapporto, “continua la forte diminuzione di residenti nella provincia ferrarese (-2.314, pari a -0,7%, e quasi 5.000 in soli due anni)”, mentre “aumentano di oltre 1.000 unità i residenti nelle province di Rimini e Parma e di circa 3.600 (+0,4%) quelli in provincia di Bologna”. L’incremento, però, riguarda “solo i cittadini italiani”. Nel 2016, spiega infatti l’Ires, “il potenziale di crescita dei residenti stranieri (circa 15.000 unità per saldo migratorio e altre 8.000 per saldo naturale) è stato più che compensato dalla diminuzione registrata per effetto delle acquisizioni di cittadinanza italiana, con 25.000 naturalizzazioni di stranieri residenti in Emilia-Romagna”.
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