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In Emilia-Romagna è giovane solo uno su 5. E molti non lavorano

Gli ultimi dati dell'Ires (Istituto ricerche economiche e sociali)

Pubblicato:29-11-2017 13:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:56

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BOLOGNA – Prosegue, in Emilia-Romagna, il “consistente calo della popolazione nella fascia d’età 15-34 anni“. A lanciare l’allarme è, nel suo rapporto annuale su economia e lavoro in regione, l’Ires (Istituto ricerche economiche e sociali), spiegando che, anche se si tratta di “un trend europeo e nazionale, in Emilia-Romagna si registra una quota particolarmente bassa (18,9% nel 2017) sul totale della popolazione, inferiore anche al dato nazionale che è il più basso tra tutti i Paesi europei“.

Come se non bastasse, anche se i giovani in questa fascia d’età sono sempre meno numerosi, “cala vistosamente anche il loro tasso d’occupazione, sceso in regione dal 64,7% al 50,5% negli ultimi 10 anni”, e dal punto di vista formativo “resta drammatico il ritardo dell’Italia e dell’Emilia-Romagna rispetto al resto d’Europa, in particolare nel numero di laureati in rapporto alla popolazione (29,6% in regione a fronte del 39,1% dell’Unione europea nella fascia dai 30 ai 34 anni)”.

IN REGIONE AUMENTO RESIDENTI NEL 2017, MA TUTTI OVER 44

In generale, comunque, dal punto di vista demografico “all’1 gennaio 2017 l’Emilia-Romagna è in controtendenza rispetto al resto d’Italia”, perché in regione “si registra un aumento di circa 3.000 residenti, tutti però over 44, mentre a livello nazionale per il secondo anno consecutivo c’è una decrescita”. Prosegue, però, “lo spopolamento delle zone montane (-1.505 in un solo anno, pari a -0,8%) e la tenuta demografica continua a essere pilotata dalla crescita dei Comuni capoluogo e di quelli sopra i 10.000 residenti”.


A FERRARA – 2.314 ABITANTI IN 2 ANNI

A livello territoriale, prosegue il rapporto, “continua la forte diminuzione di residenti nella provincia ferrarese (-2.314, pari a -0,7%, e quasi 5.000 in soli due anni)”, mentre “aumentano di oltre 1.000 unità i residenti nelle province di Rimini e Parma e di circa 3.600 (+0,4%) quelli in provincia di Bologna”. L’incremento, però, riguarda “solo i cittadini italiani”. Nel 2016, spiega infatti l’Ires, “il potenziale di crescita dei residenti stranieri (circa 15.000 unità per saldo migratorio e altre 8.000 per saldo naturale) è stato più che compensato dalla diminuzione registrata per effetto delle acquisizioni di cittadinanza italiana, con 25.000 naturalizzazioni di stranieri residenti in Emilia-Romagna”.

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