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‘Io sono mia’, a Ferentino il messaggio contro la violenza sulle donne

Lo striscione dei ragazzi del centro diurno Osa per 'Diamo un gesto d'amore'

Pubblicato:29-11-2017 10:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:56

violenza donna
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ROMA – ‘Io sono mia’ è il messaggio che i ragazzi del Centro diurno ‘Luca Malancona’ di Ferentino, gestito dalla cooperativa Osa, hanno scritto sullo striscione che esibiranno giovedì 30 novembre durante la manifestazione ‘Diamo un gesto d’amore’ dedicato alla giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

I ragazzi del Centro dicono  ‘No alla violenza’

I ragazzi del Centro diranno ‘No alla violenza’ insieme agli studenti di tutte le scuole del territorio affinché la sensibilizzazione su un tema così attuale e delicato parta proprio dai giovani attraverso un’educazione attenta, responsabile e consapevole.

“Gli operatori Stefania P., Sara S., Emilia V. e Franca hanno aiutato gli utenti a preparare lo striscione- ci spiega la coordinatrice Alessandra- ma soprattutto hanno cercato di far capire ai ragazzi cosa è la violenza, come può essere attuata e perché deve sempre essere rifiutata”.


Il rispetto e la cura del sé e degli altri nasce da diversi fattori che si intrecciano: dal contesto familiare e scolastico, dalle predisposizioni personali, dalle esperienze di vita e dai modelli della società.

L’educatrice Eleonora, sempre sul sito dell’Osa, ha rimarcato che “la violenza è un messaggio negativo e sbagliato che deve essere corretto con ogni mezzo a disposizione attraverso eventi, testimonianze e manifestazioni per sottolineare che, in una società civile, la violenza non è tollerata.

“Ogni donna, bambino, essere umano ha diritto al rispetto e alla propria dignità- ha affermato l’assistente sociale Daniela- la violenza verbale, fisica o psicologica va contro le regole di civile convivenza e le vittime vanno difese e le varie forme vanno prevenute”.

La salute è uno stato di benessere psicofisiologico e “dove esistono forme di violenza- conclude Alessandra- non può esistere la salute, nel senso più ampio del termine. La nostra società, le istituzioni scolastiche, ogni tipo di organizzazione presente sul territorio ha il dovere di fornire modelli educativi in cui sia chiaro che la violenza non è una forma comunicativa accettabile, per nessun motivo e per nessuna ragione”.

Simbolicamente, durante la manifestazione le ragazze indosseranno un piccolo fiocco rosso a testimonianza della loro vicinanza alle donne e alle bambine vittime di violenze.

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