domenica 16 Novembre 2025

Partito l’addestramento del futuro astronauta italiano Andrea Patassa

Iniziato l'addestramento il 28 ottobre nel Centro di Colonia, in Germania. La sfida del futuro? "I cambiamenti climatici". Da combattere anche con tecnologie spaziali

ROMA – L’avventura del futuro astronauta italiano Andrea Patassa è partita ieri da Colonia, Germania, nel Centro di addestramento dell’Agenzia spaziale europea (Esa) in cui affronterà il primo slot, della durata di due mesi, dedicato alla formazione. Al termine del percorso, Patassa arricchirà il corpo degli astronauti riservisti dell’Esa.

Le prospettive per le missioni spaziali dei prossimi anni sono incredibili– spiega Patassa all’Agenzia Dire- sono qualcosa che non si vedeva da decenni, qualcosa di nuovo. Qualcosa di più lontano, con l’idea di rimanere”, sottolinea, pensando alla Luna e a Marte.

Se gli aspetti tecnico-scientifici della preparazione per chi, magari, andrà sulla Luna o Marte, dovrebbero sovrapporsi a quelli destinati agli equipaggi diretti sulla Stazione spaziale internazionale (Iss), Patassa si aspetta che “la parte psicologica cambierà. Certo, già sulla Iss gli astronauti sono confinati in spazi piccoli per mesi, in un ambiente stressante. Noi non ci siamo certo evoluti per vivere in microgravità“, ragiona Patassa, ma le missioni verso Luna e, soprattutto, Marte, “richiederanno sfide a livello psicologico importanti, con difficoltà sempre maggiori. Basti pensare che chi andrà su Marte non vedrà la Terra, come invece possono fare gli astronauti dalla Stazione”. Andare su Marte è “qualcosa che richiederà qualcosa di diverso- sottolinea Patassa- Già si stanno facendo studi in merito, sarà un’altra delle tantissime sfide”.

IL RIUSO DELLE RISORSE

Sul fronte delle ricadute per i terrestri delle scoperte nate grazie all’esplorazione spaziale, il futuro astronauta sottolinea l’importanza che rivestirà tutta “la tecnologia nuova”, come, per esempio, quella legata alle risorse. “Per vivere sulla Luna- argomenta Patassa- Ci sarà bisogno di un riutilizzo delle risorse. Questo già viene fatto sulla Iss, ma, sulla Luna, bisognerà pensare a come vivere senza rifornimenti né di energia, né di acqua, né di ossigeno. L’utilizzo delle risorse prevederà un riciclo, con tecnologie che potremo poi usare sulla Terra tutti i giorni, per vincere la sfida del secolo: quella del cambiamento climatico“.

LE MATERIE SCIENTIFICHE? BELLISSIME

Patassa, nato a Spoleto (Perugia) nel 1991, si è laureato in Scienze Aeronautiche a Napoli nel 2013, per poi conseguire un master. È pilota collaudatore sperimentale dell’Aeronautica Militare, con il grado di Capitano. Cosa pensa dei dati che indicano l’Italia come un Paese ancora bassamente formato nel campo scientifico? “In Italia il numero di persone che si affacciano al mondo scientifico è ancora basso, soprattutto per le ragazze. Ma il mondo delle materie scientifiche è bellissimo, eccezionale- risponde alla’Agenzia Dire- Un buon modo per avvicinare più persone è condividere, facendo divulgazione e raccontando quello che facciamo. Penso anche alle sfide dell’esplorazione spaziale, che non sono molto conosciute tra i giovani. Quando ne parlo nelle scuole, non se lo aspettano– spiega Patassa-, poi ne rimangono molto colpiti. Quest’attività fatta nel quotidiano da coloro che fanno parte nel mondo scientifico è la chiave di volta”.

L’ADDESTRAMENTO

Il primo slot dell’addestramento di Patassa terminerà il 13 dicembre. Con lui, Sara García Alonso (Spagna), Arnaud Prost (Francia), Amelie Schoenenwald (Germania) e Aleš Svoboda (Repubblica Ceca).

L’addestramento della Riserva di Astronauti coprirà moduli selezionati dal programma di addestramento di base di un anno dell’Esa, tipicamente completato dagli astronauti di carriera- spiegano dall’Agenzia- e fornirà ai membri della Riserva le competenze necessarie per supportare la futura esplorazione spaziale europea e la ricerca scientifica. L’addestramento della Riserva di Astronauti includerà competenze tecniche e operative di base, sistemi di veicoli spaziali e esercizi di sopravvivenza in acqua e in condizioni invernali per prepararsi a potenziali situazioni di emergenza.

Inoltre, riceveranno un addestramento iniziale per le passeggiate spaziali, inclusa l’immersione subacquea nella Neutral Buoyancy Facility (Struttura di Galleggiamento Neutro) dell’Esa. Questo addestramento subacqueo simula le condizioni di una passeggiata spaziale, permettendo agli astronauti di praticare come muoversi e operare al di fuori di un veicolo spaziale, ad esempio durante riparazioni critiche o l’installazione di attrezzature sulla Stazione Spaziale Internazionale. Il secondo e ultimo gruppo di riservisti inizierà l’addestramento il 13 gennaio 2025. Tra loro ci sarà anche l’italiana Anthea Comellini.

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