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Sifo: “Una task force dei farmacisti per le grandi emergenze”

Una task force di farmacisti che entri in scena al momento giusto per contribuire alla gestione delle maxi emergenze: per renderlo possibile, Sifo chiede che la figura dei farmacisti entri nei tavoli governativi

Pubblicato:29-10-2022 14:54
Ultimo aggiornamento:29-10-2022 14:56
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di Walter Gatti e Carlotta Di Santo

BOLOGNA – “Appare imprescindibile, a seguito della pandemia da Covid-19 e con la crisi geopolitica globale in atto, approfondire tematiche correlate alle procedure di gestione manageriale e di governance adottabili nelle diverse fasi di una grande emergenza, in cui il farmacista del Servizio sanitario nazionale è chiamato a partecipare”. Ne è convinta Marianna Napoletano, Coordinatrice dell’ASC Global Health SIFO, dirigente farmacista presso l’IRCSS INRCA di Ancona e tutor della sessione dal titolo: ‘Emergenze nazionali ed internazionali: l’importanza di fare rete per costruire valore comune’, che si è svolta nell’ambito del XLIII Congresso Nazionale SIFO, in programma a Bologna fino a domani presso il Palazzo della Cultura e dei Congressi.

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“Il farmacista ospedaliero- ha proseguito Napoletano- deve partecipare ai tavoli di lavoro, affiancando le diverse figure professionali chiamate a operare nelle grandi emergenze. L’idea è quella di costruire una task force di farmacisti ospedalieri specializzati nella gestione delle maxi-emergenze, che venga attivata nel momento del bisogno”.

Secondo SIFO è anche “fondamentale” che la figura del farmacista ospedaliero venga introdotta nei tavoli governativi: “In un evento complesso come quello della grande emergenza- ha sottolineato ancora Napoletano- il farmacista ospedaliero è in grado di assicurare, oltre ai farmaci e ai dispositivi medici, anche un servizio ad alto contenuto professionale. Sulla base di questi presupposti va, quindi, impostata l’organizzazione strategica delle risorse umane curando nel miglior modo possibile la formulazione di protocolli, l’aggiornamento delle attuali check-lists di farmaci e dispositivi medici più usati nelle diverse maxi- emergenze, la formazione professionale e la creazione di reti”.

Esempi virtuosi di reti, dunque, sono stati analizzati nella sessione congressuale, come la “sinergia creatasi durante la pandemia tra Sanità Militare e Civile, la coordinazione della Rete dei depositi della Scorta Nazionale Antidoti e Farmaci e la gestione degli antidoti della Rete Hub and Spoke della Regione Emilia Romagna”. La dottoressa Napoletano ha dunque concluso sottolineando che “fare rete è ormai indispensabile per affrontare non solo le emergenze, ma anche il lavoro quotidiano di noi farmacisti, facilitando lo scambio di informazioni e di esperienze in modo rapido ed efficace”.

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