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ROMA – Slalom in motorino sul Lungotevere per Chris Sheridan, senior producer di Al Jazeera, con un richiamo forse involontario al film ‘Vacanze romane’. Un selfie davanti all’aeroporto Leonardo da Vinci invece per Pranay Upadhyaya, inviato dell’emittente indiana Abp News: “Forse non tutte, ma questa strada qui porta a sicuramente a Roma”, il commento. A Erin Schaff, storica fotografa dei presidenti Usa per il New York Times, non è stato permesso fare foto dell’incontro tra Joe Biden e Papa Francesco, in corso a porte chiuse. La fotocronista ha quindi ripiegato su vecchi scatti dell’agenzia Ap: sul suo profilo Twitter fanno bella mostra immagini degli incontri del passato, anche quello, in bianco e nero, tra John Fitzgerald Kennedy e Paolo VI.
Sono alcune delle vicissitudini e avventure dei circa 800 giornalisti accorsi da tutto il mondo a Roma per seguire il forum del G20, che si terrà nella capitale italiana domani e domenica. Oltre ai capi di governo e presidenti delle prime 20 economie del pianeta, ai vertici delle Nazioni Unite e di vari organismi internazionali, il Convention Center La Nuvola accoglierà infatti nel quartiere dell’Eur centinaia di cronisti. Ottocento, appunto, stando a un numero confermato all’agenzia Dire.
Per accedere all’avveniristica costruzione firmata Massimiliano Fuksas, oltre alla consueta documentazione, ci vorrà un tampone negativo al Covid-19 eseguito entro le 48 ore prima dell’inizio del forum. Tra i temi in agenda, lotta al cambiamento climatico e distribuzione dei vaccini contro il nuovo coronavirus.
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