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Flash-mob di Potere al Popolo a Napoli: “Tamponi gratis a chi ne ha bisogno”

Gli attivisti di PaP hanno esposto uno striscione con la scritta "Sulla salute non si specula" fuori all'ambulatorio Sdn-Synlab di via Gianturco

Pubblicato:29-10-2020 15:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:08

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NAPOLI – Il costo per eseguire un tampone in forma privata in Campania si aggira tra i 60 e gli 80 euro, ma si arriva anche ai 100 euro. Se un’intera famiglia, quindi, vuole eseguire un tampone in un laboratorio privato deve sostenere una spesa di centinaia di euro. Previsti costi aggiuntivi per chi richiede che il prelievo venga effettuato a domicilio.
Per denunciare una “speculazione” in atto nella sanità, questa mattina Potere al Popolo ha organizzato un flash-mob fuori all’ambulatorio Sdn-Synlab di via Gianturco, a Napoli, dopo una serie di iniziative svolte fuori dai maggiori centri di analisi privati della Campania. Gli attivisti di PaP hanno esposto uno striscione con la scritta “Sulla salute non si specula. Tamponi gratis a chi ne ha bisogno” e distribuito volantini informativi agli utenti che uscivano dall’ambulatorio.
Chiediamo tamponi gratuiti per tutti quelli che hanno prescrizione medica, un calmiere sui prezzi dei tamponi eseguiti nel privato e l’attivazione di tutti i laboratori pubblici, dotandoli dei macchinari indispensabili. Ce ne sono tanti nelle cliniche private – ha detto Giuliano Granato di PaP -, vanno requisiti se è necessario, va precettata la forza lavoro delle cliniche, mettendo anche il privato al servizio della soluzione di questa emergenza”.
Per Potere al Popolo “la situazione in Campania è quella del disastro del sistema di prevenzione e del tracciamento. Per sei mesi – ha aggiunto Granato – non si è fatto nulla e oggi il privato sta sopperendo alle carenze del pubblico. Questo significa che tutte le persone che vogliono fare un tampone devono fare riferimento ai laboratori e sborsare di tasca propria dai 60 agli 80 euro, per tante famiglie è impossibile sostenere questi costi. Il problema non riguarda solo chi non riesce a permettersi il tampone, ma è collettivo: se una persona non fa il tampone e, da asintomatico, va in strada, diventa vettore di contagio. Non si può pensare, come fa De Luca, che l’emergenza si possa risolvere all’interno degli ospedali che sono al collasso già oggi. Il virus va preso per le corna nei territori.
Bisogna costruire un sistema di tracciamento capillare, che significa arrivare a tutti, e non lasciare fuori intere fasce della popolazione che non possono permettersi il tampone”.

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