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Coronavirus, i medici: “La Campania non era pronta per seconda ondata, De Luca ha perso tempo”

Il sindacato dei dirigenti medici Anaao-Assomed Campania punta il dito contro De Luca: "Ci sono stati ritardi, ospedali e territorio non sono stati organizzati"

Pubblicato:29-10-2020 14:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:08

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NAPOLI – “Il sistema sta collassando, non eravamo pronti. Forse speravano che questa seconda ondata non ci sarebbe mai stata”. A dirlo è Enzo Bencivenga, segretario regionale Anaao-Assomed Campania, nel corso di una conferenza stampa convocata nella sede del sindacato dei medici e dirigenti sanitari per fare il punto sulla gestione dell’emergenza Covid. L’Anaao ritiene che oggi si scontino soprattutto alcuni ritardi da parte del governatore Vincenzo De Luca e della Regione Campania accumulati nella fase in cui la diffusione del virus è stata più contenuta.

Si è perso tempo – sottolinea Bencivenga -, non c’è stata un’organizzazione della rete ospedaliera Covid e non Covid, il territorio non è stato organizzato né sappiamo quante Usca sono state attivate”. Quella relativa alle carenze nelle cure domiciliari è una delle principali mancanze cui occorrerebbe porre riparo. “Non riusciamo a curare a domicilio i sintomatici postivi. Mancando questo filtro, poi – dichiara il segretario Anaao – si intasa pure il pronto soccorso, con tutte le conseguenze del caso per le persone con patologie diverse dal Covid”.

MANCANO MEDICI A CAUSA DEL POST COMMISSARIAMENTO

Anche il reclutamento dei medici è stato insufficiente nel corso degli anni. “Il personale scarseggia anche a causa del fatto che scontiamo le carenze di un lungo commissariamento della sanità. Oggi i bandi vanno deserti” e non solo per il reclutamento di anestesisti, ma anche, ad esempio, di pneumologi. A quanto dichiara l’Anaao, nella giornata di ieri sono stati reclutati gli ultimi due specializzandi del terzo anno. Da oggi, quindi, non ci saranno più iscritti al terzo anno delle scuole di specializzazione in tutta la Campania per cui, come previsto dalle normative nazionali, è possibile l’assunzione. 


IMPOSSIBILE GARANTIRE CURE PER ALTRE MALATTIE

Queste problematiche, unite al blocco di tutte le attività di ricovero ospedaliero ad eccezione di quelle considerate non procrastinabili, causa l’impossibilità, per la rete del sistema sanitario, di garantire “lo spazio di cure per le altre malattie. L’ordinario – prosegue Bencivenga – non lo sta facendo più nessuno. Le persone non sanno dove e a chi rivolgersi né che cosa fare”. La richiesta è quella di identificare le strutture che siano dedicate esclusivamente alla gestione dei pazienti Covid, anche per evitare che la popolazione non si rechi più in ospedale per paura di contrarre il virus. L’Anaao non esclude che si possa ricorrere alle strutture private o a spazi esterni agli ospedali. Infine, si chiede di predisporre un “ampliamo dei posti di specializzazione. Se i concorsi vanno deserti è perché non c’è personale disponibile”.

L’appello rivolto a De Luca è a “nominare un assessore alla Sanità“, propone l’Anaao, che, insieme al sindacato dei medici Cimo, chiede alla Regione “un confronto serio – dice Ermanno Scognamiglio, vicesegretario regionale Cimo Campania – con i rappresentanti dei medici, i sindacati e le forze sociali che vivono sul campo i problemi della sanità. Li conoscono bene e possono dare un contributo verso l’individuazione di una soluzione”.

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