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M5s Piemonte: Ora borse di studio a chi è più piemontese?

Dopo la riduzione del 50% dei fondi per le borse di studio, dalla Giunta non sono arrivate informazioni sui criteri per l'assegnazione. Il M5s incalza

Pubblicato:29-10-2019 18:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:54
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TORINO – La Giunta regionale in Piemonte, guidata dal centrodestra, cosa pensa di fare in merito al diritto allo studio? “Vuole introdurre surreali parametri di ‘piemontesità’?”. Così il gruppo del Movimento 5 stelle in Piemonte interviene sulla presunta decisione dell’assessore al Bilancio, Andrea Tronzano, di dimezzare i fondi regionali destinati al finanziamento delle borse di studio.

“A quattro mesi dall’insediamento della Giunta Cirio abbiamo il primo atto concreto: un taglio del 50% ai fondi stanziati all’Ente regionale diritto allo studio universitario per le borse di studio- spiega il M5s- un’operazione orchestrata nell’ombra dall’assessore al Bilancio Tronzano e poi frettolosamente smentita, in parte, dal presidente Cirio su pressione di una fetta della sua maggioranza”.



I pentastellati dunque si chiedono “cosa farà la Giunta? Ritirerà la delibera oppure interverrà sul bilancio pluriennale? Oppure vuole introdurre surreali parametri di ‘piemontesità’? Dai banchi della maggioranza e dell’esecutivo, al momento, non è arrivata alcuna indicazione su criteri e sulle linee guida da adottare“.

Dal Consiglio regionale di oggi (sospeso, ndr) “si è evidenziata ancora una volta l’inadeguatezza di questa maggioranza ad amministrare il Piemonte- rimarca il gruppo- anche oggi l’assemblea è stata convocata per eseguire i compiti affidati da Salvini ai propri luogotenenti piemontesi, ovvero la delibera per la riforma della legge elettorale nazionale”.

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