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Manovra, Liberisti italiani: “Servono tagli alla spesa pubblica e liberalizzazioni”

"Il governo ha sbagliato direzione"

Pubblicato:29-10-2019 10:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:53
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ROMA – “Ci diranno che siamo di parte, ma non è vero, noi analizziamo i provvedimenti e le azioni politiche concrete. Questo governo sta sbagliando totalmente direzione“. Interviene così, sulla manovra e sul decreto fiscale, il fondatore del movimento Liberisti italiani e presidente di Sos partita Iva, Andrea Bernaudo.

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“E Renzi, che vuole fare il liberale, che farà? Si renderà complice e si intesterà la finanziaria più liberticida e anti-contribuenti mai vista?” si domanda ancora Bernaudo. Il quale spiega: “All’interno del decreto fiscale sono contenute norme liberticide che aggiunte all’anticostituzionale ‘solve et repete’, all’inversione dell’onere della prova nell’ordinamento tributario, al 65% di total tax rate e al potere debordante dell’agenzia delle entrate rischiano letteralmente di eliminare qualsiasi anelito di imprenditorialità in questo Paese. Chi potrà fuggire lo farà e nessun investitore verrà mai più in questo inferno fiscale, confermando una tendenza già in corso da anni. Non è un problema delle partite Iva e delle imprese- continua Bernaudo- è un problema di sistema che riguarda tutti. Questi signori al governo anziché allentare il cappio lo stanno stringendo. All’opposizione dicono di voler fare di meglio? Saranno credibili solo quando, anziché invocare la leva del deficit proporranno al paese un piano straordinario di tagli alla spesa pubblica, a partire da partecipate ed enti inutili, liberalizzazioni dei servizi pubblici locali e valorizzazioni del patrimonio immobiliare come contrappeso a uno shock fiscale pro-impresa pro-contribuenti”. “Proprio perché noi non siamo di parte- conclude Bernaudo- abbiamo lanciato un nostro movimento politico, Liberisti italiani, perché solo l’applicazione del liberismo economico e la marcia indietro dello stato può risollevare, forse, questo paese, a febbraio faremo l’assemblea fondativa”.

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