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Tap, attivisti al Governo: “Venite e fateci vedere i documenti”

"Noi vogliamo che Di Maio, Conte, Lezzi, tutti quelli che hanno fatto turismo sulla grande opera, sotto la torre a san Foca vengano a portarci i documenti e ce li spieghino".

Pubblicato:29-10-2018 11:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:43
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BARI – “Di Maio dice che l’opera è blindata da qualche giorno e che non è un’opera strategica. Il problema è un altro: loro blindano questa opera dicendo che hanno documenti sulle penali che non tirano fuori. Noi vogliamo i documenti. Noi vogliamo che Di Maio, Conte, Lezzi, tutti quelli che hanno fatto turismo sulla grande opera, sotto la torre a san Foca vengano a portarci i documenti e ce li spieghino”. Gianluca Maggiore, portavoce del Movimento No Tap, risponde così al vicepremier Luigi Di Maio, che – da Marcianise, dove si trova per un impegno istituzionale – ha dichiarato che il gasdotto si poteva evitare ma che i governi precedenti l’hanno blindata.

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Intanto, oggi si registra una sorta di serenità sia nell’aria del cantiere a Melendugno, sia a Brindisi dove le navi con a bordo i mezzi e i tecnici utili ai lavori per l’approdo del Tap, sono ferme a causa del maltempo. Le proteste contro il gasdotto continuano e trovano supporto nella musica. Uscirà infatti il prossimo cinque novembre, ‘Piove’ il brano di Antonio Petrachi – componente e fondatore del gruppo Sud Sound System – che racconta l’impatto ambientale e sociale del gasdotto sul Salento.


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