lunedì 17 Novembre 2025

VIDEO | Minori. Pignotti (pediatra): la separazione dalla madre è un trauma incommensurabile

"L'alienazione parentale è un capitolo di vergognoso attacco alla maternità e all'infanzia"

NAPOLI – “Ho visto bambini distrutti dalla paura di quello che può succedergli. Qui i bambini vengono presi dal finestrino della macchina e portati via. Ma dove si vuole arrivare?”. Lo spiega alla Dire Maria Serenella Pignotti, pediatra e medico legale, tra le promotrici della campagna contro l’uso della Pas/alienazione parentale nei tribunali lanciata da Protocollo Napoli. “Mi sono scontrata con questa situazione veramente allucinante, direi, nel corso del mio lavoro come pediatra perché – sottolinea – qui c’è un danno incommensurabile fatto ai bambini e al rapporto con la madre. È un trauma che si ripercuote sull’intera vita della persona, con tutte le sue conseguenze, anche quando crescerà, sulla sua genitorialità e, soprattutto, sul suo futuro equilibrio psichico. Vivere con la paura di perdere la mamma, pensiamoci, stiamo parlando della prima relazione della vita, di quella che ti dà la fiducia nel mondo, la voglia di esplorare, il senso di appartenenza, il senso di sicurezza, getta le basi di tutto quello che è la crescita neuropsichica dell’individuo. Nulla toglie questo al rapporto col padre, che è un’altra cosa. Io credo che veramente ci sia un attacco vergognoso alla maternità e all’infanzia, l’alienazione parentale è solo un capitolo di tutto questo“.

PIGNOTTI: QUANTO PIÙ È PICCOLO TANTO MAGGIORE È IL TRAUMA

“Ora – osserva Pignotti – sono diventate tutte madri cattive, tutte madri malevole, e viene presa questa creatura che deve interrompere il rapporto con la madre. Immaginiamo il trauma di un bambino, di ogni età, ma quanto più è piccolo tanto maggiore è il trauma: non può capire perché la mamma non c’è più, sarà solo la mamma cattiva che non c’è più, ha perso completamente tutti i suoi riferimenti. Si può trovare l’istituto migliore, la casa famiglia migliore, gli educatori migliori, gli psicologi migliori. Ma non siamo a niente perché è quella madre che doveva essere aiutata. Mettiamo che ci siano madri non così adeguate, e allora si va ad aiutarle nelle case delle mamme e dei bambini, non si portano via i bambini“. Pignotti, che è pediatra e anche medico legale, riporta un’evidenza: “La società italiana di medicina legale nelle sue tabelle considera la perdita precoce del rapporto materno come fattore di rischio grave, percentualizzato in termini di danno biologico, per la psicosi ansioso depressiva dell’adulto. Da una parte la medicina riconosce e quantizza il danno enorme della perdita, anche naturale, della mamma. E noi di questo ora ce ne freghiamo e andiamo a levare bambini in quelle maniere così traumatiche. Bambini che reagiscono tutti nella stessa maniera: evidentemente il tipo di trauma del prelievo coatto dalla mamma e il distacco dalla mamma evocano lo stesso tipo di risposte perché hanno tutti i sintomi, i segni, di uno stress traumatico gravissimo. E non sappiamo, perché non ci è dato sapere, come vivono poi i mesi successivi, viene tutto nascosto. Ce lo dobbiamo immaginare, ce lo possiamo immaginare. Di fatto quello che viene fuori è un trauma assolutamente grave. Questi bambini vengono comandati, dico io, a subire psicoterapie non ben precisate“.

PIGNOTTI: “IO L’HO CHIAMATO RAPIMENTO DI STATO, È UNA COSA INCONCEPIBILE”

“L’evoluzione di questa situazione – ragiona Pignotti – è verso un peggioramento della relazione col padre perché non si può fare il genitore portandosi via l’altro genitore. Immaginiamo cosa può succedere in bambini sottoposti per mesi ed anni a pressioni psicologiche così potenti della magistratura, del sistema dei tribunali, con minacce così paurose, fino ad arrivare al rapimento. Io l’ho chiamato rapimento di Stato, è una cosa inconcepibile veramente. Bambini che finiscono in una condizione di sofferenza quotidiana con questo centellinare il rapporto con la madre. Come si fa a centellinare un rapporto con una persona così importante come un genitore, in generale, con la madre in particolare? Chi finisce in questa baraonda, bambini o donne che siano, veramente finisce male. E non ci riesce di aiutarli, perlomeno sull’ambito della ragionevolezza. Perché le altre parti non ragionano. Dal punto di vista mio di pediatra è intollerabile”.

Leggi anche