NEWS:

Strage di Marzabotto, Mattarella e Steinmeier alla commemorazione

Sono passati 80 anni dall'uccisione di quasi 800 civili da parte delle truppe naziste e fasciste. Il presidente della Repubblica: "In queste terre l'eccidio di civili più grande e spietato mai avvenuto nel nostro Paese"

Pubblicato:29-09-2024 11:26
Ultimo aggiornamento:29-09-2024 17:39

Getting your Trinity Audio player ready...
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier hanno lasciato Colonia, in Germania, e sono arrivati a Bologna, per proseguire alla volta di Marzabotto per la commemorazione dell’80esimo anniversario della strage di Monte Sole.

I due presidenti hanno viaggiato sullo stesso aereo di Stato. Mattarella accompagnato dalla figlia Laura e Steinmeier dalla moglie Elke Buedenbender.


I due Capi di Stato hanno deposto, al Parco di Monte Sole, una corona presso il cippo commemorativo intitolato a Don Giovanni Fornasini, alla presenza del Presidente del comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto, Valter Cardi. Successivamente, una corona presso l’altare nell’area dei ruderi della Chiesa di San Martino. Incontreranno, quindi, i familiari e i superstiti presenti.

Al Sacrario dei Caduti civili di Marzabotto, Mattarella e Steinmeier sono stati accolti dal saluto del Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, con deposizione di una corona presso l’altare della Cripta. Dopo un momento di raccoglimento in ricordo dei Caduti di Marzabotto, i due Capi di Stato firmeranno il Libro d’Onore.

Al termine si svolgerà la cerimonia commemorativa in Piazza Martiri delle Fosse Ardeatine, aperta dai saluti di Valter Cardi, Presidente del comitato regionale per le onoranze ai Caduti di Marzabotto, e del Sindaco di Marzabotto, Valentina Cuppi. La cerimonia si concluderà con i discorsi dei Presidenti Mattarella e Steinmeier.

CASELLATI: “OGGI RICORDIAMO STRAGE ATROCE E DISUMANA”

“Oggi-dichiara il Ministro per le Riforme Istituzionali, Elisabetta Casellati- commemoriamo la strage di Monte Sole e Marzabotto, una delle tragedie più atroci e disumane della Seconda Guerra Mondiale e della storia del nostro Paese: tra settembre e ottobre del 1944, le truppe naziste, con l’aiuto di milizie fasciste, braccarono e massacrarono per giorni quasi 800 civili inermi. Non furono risparmiati nemmeno bambini, anziani e donne. In un contesto storico segnato da conflitti e tensioni internazionali, la memoria di questo crimine contro l’umanità ci ricorda quanto profondo sia l’abisso in cui l’uomo può sprofondare quando guerra, odio e intolleranza ne corrompono l’anima”.

RICHETTI: CONTINUI A SCUOTERE LE NOSTRE COSCIENZE

“Sono trascorsi 80 anni dalla strage di Marzabotto- scrive sui social Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera – quando le truppe naziste uccisero 770 persone. Un crimine spaventoso che oggi deve continuare a scuotere le nostre coscienze. La presenza del presidente Mattarella con il presidente tedesco Steinmeier è particolarmente significativa: l’Italia, l’Europa intera, devono camminare insieme utilizzando la memoria come strumento per costruire un futuro di pace che ricordi il passato e il valore dell’umanità”.

MATTARELLA: “QUI L’ECCIDIO DI CIVILI PIÙ GRANDE E SPIETATO NEL NOSTRO PAESE”

“Quasi ottocento le vittime, uccise tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 nei Comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzane Morandi. Quasi duecento i bambini. Marzabotto e Monte Sole sono simbolo tra i più sconvolgenti della strategia di annientamento che accompagnò la volontà di dominio, il mito razziale, la sopraffazione nazionalista, insomma quell’impasto ideologico che sospinse il nazismo – e i loro complici, tra cui il regime fascista – a perseguire il catastrofico progetto di conquistare l’Europa e svuotarla della sua storia. In queste terre, tra i fiumi Setta e Reno, si compì l’eccidio di civili più grande e spietato tra quelli perpetrati nel nostro Paese durante la guerra. Queste terre hanno conosciuto il terrorismo delle SS e dei brigatisti neri fascisti. Non c’erano ragioni militari che potessero giustificare tanta crudeltà”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Marzabotto, per l’Ottantesimo anniversario degli eccidi nazifascisti di Monte Sole.
“Sbagliamo se pensiamo che il razzismo, l’antisemitismo, il nazionalismo aggressivo, la volontà di supremazia, siano di un passato che non ci appartiene”, prosegue il presidente della Repubblica. “Quanto accade ai confini della nostra Unione Europea suona monito severo. I fantasmi dell’orrore non hanno lasciato la storia. Ecco la ragione del pellegrinaggio laico a questi luoghi, fonti della nostra odierna convivenza civile, perenne richiamo alle follie degli uomini”.

STEINMEIER: “DOLORE E VERGOGNA, VI CHIEDO PERDONO”

“Cari ospiti oggi sono qui davanti a voi come presidente federale tedesco e provo solo dolore e vergogna. Mi inchino dinanzi ai morti e a nome del mio Paese oggi vi chiedo perdono”. Lo dice il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, a Marzabotto per l’Ottantesimo anniversario degli eccidi nazifascisti di Monte Sole assieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un lunghissimo applauso accoglie le parole del presidente tedesco che parla in italiano.
“Signore e Signori – ha detto Steinmeier – è un cammino difficile venire come Presidente Federale tedesco in questo luogo dell’orrore e parlare a Voi. Ma sono profondamente grato per il Vostro invito, stimate cittadine e stimati cittadini di Marzabotto e dei comuni limitrofi. E ringrazio Lei, caro Presidente Sergio Mattarella, per la possibilità di percorrere anche oggi assieme questo cammino, di essere venuti assieme qui dopo la Sua visita di Stato in Germania”.
Steinmeier ricorda altre stragi del nazifascimo come le Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, l’eccidio di Civitella. “In tutte queste località – sottolinea – le truppe naziste perpetravano crimini disumani in Italia accecati dall’odio e dal fanatismo. Questi luoghi ne rappresentano tanti altri meno noti che soprattutto in Germania sono quasi sconosciuti. Anche per questo sono qui oggi”. Ancora un lungo applauso per Steinmeier, che continua: “Siamo qui oggi uniti nel dolore, ma anche in profonda amicizia. Le vittime e voi, i discendenti e i familiari, avete diritto alla memoria. Nelle vostre famiglie continuano a vivere il ricordo, il dolore, l’orrore. Quello che mi avete raccontato mi ha molto commosso. E io so che il dolore è ancora più grande perché la maggior parte dei crimini è rimasta impunita. Questa è la seconda colpa di cui noi tedeschi ci siamo macchiati“.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy