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Regionali Lombardia, rottura Moratti-Fontana. Lega chiede le dimissioni della vicepresidente

Scontro sulla candidatura alla presidenza. L'assessora e numero due a Palazzo Lombardia: "Mi fu promessa dal centrodestra quando entrai in giunta". Il governatore che vuole il bis: "Con noi o contro noi"

Pubblicato:29-09-2022 22:43
Ultimo aggiornamento:30-09-2022 08:47

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MILANO – Da un lato lei che va da Marco Damilano a Rai 3 a reclamare all’incasso la promessa fatta nel gennaio 2021, all’epoca dell’ingresso in giunta con la delega alla sanità in piena pandemia: “Sono stata chiamata dal presidente Fontana in un momento difficile e ho accettato l’impegno con la prospettiva di un passaggio di testimone a fine legislatura”. Dall’altro lui che prende cappello, nega la promessa e lancia un ultimatum: “Sono io a chiedere un chiarimento netto e definitivo, già dalle prossime ore, a Letizia Moratti: perché una cosa è far politica, un’altra giocare sull’onorabilità delle persone e amministrare senza sapere da che parte si voglia stare: con noi o contro di noi”.

Sembra incomponibile la rottura tra Letizia Moratti e Attilio Fontana su chi debba essere il candidato del centrodestra alle Regionali lombarde della primavera 2023. E’ il primo effetto del terremoto politico di domenica, con la Lega alle corde nella regione che l’ha vista nascere, FdI che dice che la disponibilità di Moratti “merita una risposta” e Fontana, in campo da settimane, che gioca il tutto per tutto spalleggiato da Matteo Salvini.

Moratti e Fontana

CECCHETTI (LEGA): SI FA APPOGGIARE DALLA SINISTRA? TRAGGA LE CONSEGUENZE

Non a caso la richiesta di dimissioni di Moratti, emessa stasera dal coordinatore lombardo del Carroccio, Fabrizio Cecchetti, è stata diffusa dall’ufficio stampa del Capitano. Una sentenza che pare senz’appello quella della Lega per Moratti: “Da mesi annuncia di volersi candidare con altri partiti, appoggiata magari anche dalla sinistra. Con coerenza, ne tragga subito le conseguenze“.


MORATTI ASPETTA LA DECISIONE DI “TUTTA LA COALIZIONE”

La vicepresidente lombarda in televisione aveva detto di aspettarsi una decisione “da tutta la coalizione, in coerenza con l’impegno che era stato preso allora”, ma è disposta comunque ad attendere una decisione definitiva “dopo la formazione dell’esecutivo perché sono consapevole che non sarà facile”.

Moratti non chiarisce però se la sua candidatura ‘civica’ avverrà anche in caso di risposta negativa da parte della nuova maggioranza di governo, lasciando aperta la porta a eventuali schieramenti ‘alternativi’ (si parla di Terzo Polo, in cui sono già confluite le ex azzurre Mariastella Gelmini e Mara Carfagna). “Aspettiamo le decisioni poi vedremo, io sono in campo con una rete civica”, ribadisce, negando autocandidature che preferisce chiamare ‘disponibilità’. “Non mi sono autocandidata, c’è stato chi me lo ha chiesto, ma per rispetto istituzionale fin quando il centrodestra non chiarirà la sua posizione preferisco non dire chi è”, aggiunge.

LEGA: “NON ABBIAMO TEMPO DA PERDERE CON LE AMBIZIONI PERSONALI, SI FACCIA DA PARTE”

Un quadro fluido che appunto scatena la Lega. Per Cecchetti “non abbiamo tempo da perdere con dubbi, polemiche o ambizioni personali. Avanti con Attilio Fontana e la sua squadra, premiata da oltre il 50% dei voti anche domenica scorsa. Se qualcuno ha cambiato idea o squadra si faccia da parte“.

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