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L’appello di TormarArte alle istituzioni: a Tor Marancia nasca un centro culturale

L'associazione chiede a Roma Capitale e al Municipio VIII uno spazio per l'arte e la formazione

Pubblicato:29-09-2022 19:31
Ultimo aggiornamento:29-09-2022 19:31

TormarArte
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“Cerchiamo di portare la cultura e il bello dove non ci sono. Abbiamo l’idea, abbiamo il progetto, abbiamo i fondi per realizzarlo. Ma ci manca uno spazio. Ecco perché chiediamo al Municipio VIII e al Comune di Roma di poter usare i locali dismessi di via Valeria Rufina, nel cuore di Tor Marancia”. L’appello arriva da Cristina Giuliani, presidente di TormarArte, l’associazione nata nel 2021 sulla scorta di Big city life, il museo a cielo aperto dedicato alle opere di street art realizzate sulle facciate dei palazzi di Tor Marancia, storico quartiere a Roma sud.

“Siamo in una zona molto popolare- spiega Giuliani all’agenzia Dire- ma grazie alla nascita di questo museo nel 2015, finanziato tra l’altro dalla Fondazione Roma, presieduta allora da Emmanuele Emanuele, la cittadinanza si è attivata, c’è stata una grande partecipazione dei ragazzi e dei residenti che gestiscono anche le visite guidate”. Proprio per non disperdere questa partecipazione, lo scorso anno è nata TormarArte, “un progetto che punta sui giovani e sulla loro formazione a partire dall’arte”, spiega. “Abbiamo portato la nostra idea alla Fondazione Terzo Pilastro, raccogliendo l’appoggio del presidente Emanuele che si è detto disponibile a supportare l’associazione anche dal punto di vista economico, come segno del suo interessamento al quartiere”. Con la forza del museo che ha reso il quartiere un centro di street art riconosciuto anche oltre i confini italiani, TormarArte punta a creare un centro culturale che preveda laboratori, mostre e formazione a favore del quartiere, ma non solo. Il progetto prevede infatti spazi per le gallerie, un museo, un infopoint, un bookshop e le sale per i laboratori. “Vogliamo creare una rete che possa diventare un modello, travalicando Roma e coinvolgendo anche altre città. Sarebbe un motivo di crescita anche professionale, aiutando l’economia del quartiere e creando opportunità di lavoro”.

Manca, però, il permesso di Roma Capitale e del Municipio VIII. “Chiediamo ancora una volta l’assegnazione degli spazi di via Rufina per un uso sociale, lo facciamo da oltre un anno, ma per adesso è stato un nulla di fatto. Eppure- dice infine la presidente di TormarArte- quello spazio porterebbe bello e cultura là dove sono inesistenti”.


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