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Regione nell’itinerario Ue della Liberazione, dubbi della Lega

Verso l'adesione alla "Liberation Route", network per valorizzare i luoghi della memoria, ma non manca la polemica

Pubblicato:29-09-2022 17:21
Ultimo aggiornamento:29-09-2022 17:21
Autore:

montesole
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BOLOGNA. – L’Emilia-Romagna aderisce alla “Liberation Route”, l’itinerario dei luoghi della memoria legati alla liberazione dal nazifascismo. Ma non manca la polemica, con la Lega che chiede chiarimenti in audizione. Se ne è discusso oggi in Regione, nella seduta delle commissioni Cultura e Parità sul progetto di legge di iniziativa di giunta che autorizza la Regione Emilia-Romagna ad aderire all’associazione Liberation Route Italia, sezione italiana dell’associazione internazionale Liberation Route Europe.

UN ITINERARIO TRA I LUOGHI-SIMBOLO “CONTRO REVISIONISMI”

Quest’ultima, spiega la Regione, è un’organizzazione senza scopo di lucro, con sede a Bruxelles, che opera per creare ed espandere un itinerario di commemorazione che colleghi le regioni in cui si è svolta la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista“.
In particolare, intende promuovere il “rispetto e la diffusione dei valori universali di pace, libertà, democrazia rifiutando e condannando qualsiasi ideologia estremista, negazionista o revisionista“. L’associazione persegue i suoi scopi promuovendo “scambi culturali e scientifici, la diffusione della memoria storica, lo sviluppo di pacchetti turistici e scolastici, l’organizzazione di conferenze internazionali e pubblicazioni dedicate alle giovani generazioni”.

“QUI PASSAVA LA LINEA GOTICA, GIUSTO ADERIRE”

“Siamo stati sollecitati dal ministero della Cultura ad aderire a questa rete”, ha precisato in commissione l’assessore alla Cultura Mauro Felicori. “Lo abbiamo ritenuto giusto”. La linea gotica, ha ricordato Felicori, “è stata lo scenario principale della seconda guerra mondiale nella nostra regione e fare memoria di quell’itinerario è un modo per comunicare la storia e il nostro territorio. Aderendo all’associazione diamo forma, inoltre, alle iniziative già avviate da tanti comuni dell’Appennino nate però in modo non coordinato. Questo itinerario renderà il territorio comunicativo”. Il relatore di maggioranza Igor Taruffi (Emilia-Romagna Coraggiosa) ha aggiunto: “Aderendo a questa associazione entriamo a far parte di un network europeo. In Emilia-Romagna si sono svolte battaglie determinanti per l’esito della guerra”.


LA LEGA ‘CONVOCA’ LIBERATION ROUTE

Molti dubbi invece dal relatore di minoranza Michele Facci (Lega). “Questa è un’occasione per fare un’operazione di memoria storica a 360 gradi”, dice. “Promuovere il rispetto dei valori universali di pace e democrazia e fare memoria storica dei fatti del 900 è positivo. Tuttavia, prima di aderire ad un’associazione non riconosciuta, occorre prendere visione dello statuto e dei bilanci. Non soltanto perché si prevede di versare 3.000 euro all’anno, ma anche per una questione di serietà”. Occorre inoltre “capire- aggiunge Facci- come l’associazione ha ricostruito e documentato il percorso di liberazione che attraversa anche il nostro territorio. Sarebbe opportuno che questa realtà venga in questa sede a riferire”

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