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“Ogni vita è un capolavoro”, 41 anziani in posa come i protagonisti di quadri famosi

La mostra fotografica è visitabile nel palazzo del consiglio regionale Fvg

Pubblicato:29-09-2022 17:01
Ultimo aggiornamento:29-09-2022 17:01

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TRIESTE- La lattaia piu nota al mondo è un quadro dell’olandese Jan Vermeer del 1660, conservato nel Rijksmuseum di Amsterdam. Ma quel frammento di vita reso eterno sulla tela, piu simile a una fotografia che a un dipinto, non teme il confronto la fotografia, che piu sembra un dipinto, che oggi si trova nel catalogo della mostra “Ogni vita è un capolavoro”, parte dei 33 scatti frutto della bravura di Bruno De Martin e Roberto Volpin e da oggi visitabile per una settimana al secondo piano della sede del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, a Trieste.

La rassegna espositiva, creata dall’Istituto per servizi di ricovero e assistenza agli anziani (Israa) di Treviso, è stata portata nel capoluogo regionale dall’associazione nata nel 1988 in memoria di Goffredo de Banfield. L’occasione per l’inaugurazione dell’allestimento, fortemente voluto dal presidente del consiglio regionale Piero Mauro Zanin, è settembre mese mondiale dell’Alzheimer. “Il carico sulle famiglie e sui cosiddetti care giver c pesante, perché devono intervenire verso persone che non si rendono conto di essere malate. La nostra Regione sta adottando delle misure di sostegno per chi si adopera per loro”, ha commentato Zanin.

La lattaia

I modelli sono 41 anziani della residenza trevigiana Menegazzi, coadiuvati da piu di 60 assistenti, dai parrucchieri ai sarti ai truccatori ai fotografi, “che si sono adoperati in maniera certosina e volontaria nel creare con materiali di recupero scenografie e costumi che spaziano dal ‘400 al ‘900, grazie ai quali è stato allestito un set fotografico che ha permesso di dare vita a veri e propri capolavori”, ha commentato il presidente Zanin.


Ecco che la donna che cuce di van Gogh strizza l’occhio alla signora con ventaglio di Klimt, che civetta con i giocatori di carte di Cézanne.o piu le primavere, in onore del Botticelli. “Si tratta di opere in cui gli ospiti della Menegazzi si sono ritrovati e hanno liberamente scelto per rivivere il tempo che fu. E poco importa se l’allora ballerina oggi è un’anziana donna in carrozzina e per poter interpretare il celebre quadro di Degas c’è voluto tutto il sostegno degli operatori e dei fisioterapisti”, ha fatto sapere la presidente dell’associazione Maria Teresa Squarcina Monti.

La mostra fotografica “Ogni vita è un capolavoro”

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