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Conferenza alla Camera sul caso Hasib: “Comune indifferente, il Viminale chiarisca”

La madre del cittadino di origine rom caduto dalla finestra di casa durante un controllo di polizia lo scorso 25 giugno: "Abbiamo paura, chiediamo giustizia"

Pubblicato:29-09-2022 15:50
Ultimo aggiornamento:29-09-2022 15:50

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ROMA – Dopo oltre tre mesi mancano ancora molte risposte sulla drammatica vicenda di Hasib Omerovic, il cittadino di origine rom caduto dalla finestra del suo appartamento a Primavalle lo scorso 25 giugno in circostanze poco chiare. Per questa ragione l’Associazione 21 Luglio, il deputato di Più Europa, Riccardo Magi, insieme alla famiglia di Hasib hanno tenuto una nuova conferenza stampa alla Camera. Due le domande per cui si attende una risposta dal Viminale: chi ha scattato la foto che ritraeva Hasib agonizzante sul cortile del palazzo e perché l’ospedale ha riconsegnato ai genitori indumenti diversi rispetto a quelli che indossava il giorno dell’incidente.

“Ad oggi – ha detto Magi – attendiamo ancora una risposta da parte della ministra Lamorgese. Una vicenda di questa gravità meritava un riscontro formale che non c’è stato e questa è una mancanza di rispetto istituzionale nei confronti del Parlamento. C’è ancora tempo, se non dovesse arrivare mi faccio carico personalmente di presentarla al nuovo ministro che si insedierà nelle prossime settimane”.

IL MISTERO DEGLI ABITI DI HASIB

L’anomalia dei vestiti, in particolare, è illustrata dall’avvocato della famiglia Omerovic con un confronto fotografico: il 25 giugno Hasib indossava infatti bermuda blu, dall’ospedale sono stati invece riconsegnati pantaloni marroni. Stesso discorso per le scarpe, tra quelle indossate e quelle riconsegnate, i modelli non coincidono. “Si tratta di quesiti riguardanti questioni che non competono all’autorità giudiziaria ma che potrebbero comunque essere molto utili all’indagine in corso”, prosegue Magi.


Carlo Stasolla, presidente della Associazione 21 Luglio punta il dito sull’amministrazione capitolina, dimostratasi “fredda e indifferente” nei confronti della famiglia di Hasib. Padre, madre e sorella, dopo aver lasciato l’appartamento di Primavalle e dopo alcune settimane in auto ora vivono in una nuova casa, sempre in zona.

LA MADRE DI HASIB: “ABBIAMO PAURA”

“Abbiamo paura – ha detto Fatima, la madre del 36enne Hasib -, vogliamo verità e giustizia per nostro figlio”. Ad oggi le sue condizioni sono ancora critiche: “Ha subito una decina di interventi- spiega ancora Stasolla – e altri ancora ne subirà. Al momento si trova in una condizione di coma vigile, è fortemente sedato e permane un ‘disturbo di coscienza’. I tempi di recupero saranno lunghi e molto complicati“.
Secondo il rappresentante legale, Arturo Salerni, “non è dato sapere il numero esatto ma sicuramente ci sono indagati“. L’immobile, infine “è sotto sequestro”.

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