ROMA – Una manovra da 30 miliardi? “Sì, è una cifra ben definita“, infatti “se si sommano i 23 miliardi” di aumenti Iva da disinnescare e “delle politiche che vogliamo mettere in campo, si arriva a una cifra” su questi livelli. Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia e Finanze, lo dice a Mezz’ora in più su RaiTre.
Nei prossimi mesi svolgeremo uno studio approfondito per individuare margini ulteriori di riduzione della spesa pubblica, ma non ci saranno tagli a scuola, sanità, università. Non ce lo possiamo permettere perché sarebbe controproducente”, promette il ministro dell’Economia e Finanze, che aggiunge: “Abbiamo previsto anche l’azzeramento delle rette per i redditi piu’ poveri e costruzione di nuovi asilo nido“, per le famiglie.
“Ridurre la tassazione sul lavoro e’ il primo passo”. Occorre “avviare un intervento sul cuneo ma anche lavorare a una piu’ ambiziosa rimodulazione del sistema fiscale che deve essere progressivo. Noi non siamo a favore della flat tax“, ma vogliamo “ridurre le tasse ai redditi piu’ bassi e ai ceti medi”, aggiunge il ministro dell’Economia: “L’obiettivo di ridurre le tasse sul lavoro e sull’impresa e’ un impegno di questo governo”.
“Il governo si da’ un orizzonte triennale, non si fanno manovre spot singole. La rotta è chiara e c’è un impegno graduale al superamento del superticket”, dice il ministro dell’Economia.
Il reddito di cittadinanza e quota 100 restano: “Non è serie cambiare la situazione continuamente. Quota 100 e’ una misura che va a esaurimento e non la aboliremo”, rassicura Gualtieri.
“Non faremo una manovra restrittiva, nonostante la richiesta originaria dell’Europa di una riduzione del debito dello 0,6%, faremo invece una piccola espansione necessaria a conciliare uno stimolo alla crescita e il controllo del debito”. Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia e Finanze, lo dice a Mezz’ora in più su RaiTre.
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