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Pranzi truccati, Grassi senza stipendio per 6 mesi. E restituirà 5.230 euro ad Apt

Dopo lo scandalo dei rimborsi 'truccati', l'ex capo ufficio stampa di Apt, Fabio Grassi, ha firmato un 'accordo' con l'azienda

Pubblicato:29-09-2016 17:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:07

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Liviana Zanetti

BOLOGNA – Una sospensione dallo stipendio di 180 giorni e la restituzione di 5.230 euro di rimborsi irregolari ottenuti per pranzi e cene. E’ questo l’esito dell’accordo di conciliazione sottoscritto nel pomeriggio di oggi dalla presidente di Apt Servizi, Liviana Zanetti, e dai legali dell’ex capo ufficio stampa dell’azienda, Fabio Grassi. Dall’accordo sono esclusi eventuali ulteriori danni risarcibili a favore di Apt Servizi che dovessero emergere in sede d’indagine. La vicenda è quella emersa ad agosto, quando il ‘Corriere di Bologna’ rivelò l’esistenza di almeno un caso di dubbia legittimità nel comportamento di Grassi per quanto riguarda i rimborsi per pranzi e cene chiesti e ottenuti dall’azienda: l’ex capo ufficio stampa elencava incontri con ospiti giornalisti che in realtà a quei tavoli di ristorante non si erano mai seduti. “All’indomani della rivelazione pubblicata dal quotidiano- commenta la presidente di Apt Liviana Zanetti- abbiamo subito dato il via ad una serie di controlli approfonditi sui giustificativi prodotti dal dipendente nel corso degli ultimi anni. Dall’analisi effettuata sono emerse irregolarità per 5.230 euro”. Al di là dell’entità dei rimborsi indebitamente richiesti, che “ci saranno restituiti- prosegue la presidente- resta aperta la valutazione di eventuali responsabilità e danni risarcibili, che saranno oggetto di accertamento nelle sedi competenti”.

“Avevo chiesto da subito chiarezza su questa vicenda- commenta Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo- perché la trasparenza e l’utilizzo corretto delle risorse pubbliche sono valori che non possono essere messi in discussione. Mi pare di poter dire che l’azienda ha fatto ciò che doveva fare, affrontando il caso con rapidità ed efficacia”. Con oggi “si chiude- conclude l’assessore- per la parte che riguarda l’azienda, una vicenda spiacevole. Una vicenda che, tuttavia, non ha mai interferito sull’importante e qualificata azione di promozione turistica che ad Apt è riconosciuta, anche in questo frangente, sia dal sistema istituzionale che dagli operatori economici del settore”


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