Sharon Verzeni uccisa da un delinquente? Si indaga su un pusher sparito da giorni

Un commerciante di Terno d'Isola ha raccontato al Corriere che uno dei pusher che erano soliti spacciare nel paesino è sparito da giorni

Pubblicato:29-08-2024 10:03
Ultimo aggiornamento:29-08-2024 17:49

sharon verzeni
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BOLOGNA – Uno dei pusher marocchini che di solito bazzicano a Terno d’isola, il paesino in provincia di Bergamo dove la notte del 31 luglio è stata uccisa Sharon Verzeni, sarebbe sparito nel nulla da giorni e giorni. A parlarne, anche ai carabinieri quando è stato ascoltato, è un commerciante di Terno d’Isola che è stato intervistato dal Corriere della sera. Ha un chiosco che si trova a ridosso di piazza 7 Martiri, che si trova a poche centinaia di metri da dove la 33enne è stata uccisa, colpita con alcune coltellate mortali. Gli spacciatori della zona, racconta, “saranno una decina, in gran parte marocchini. Fanno sempre un gran casino e sono veloci di lama. Per qualche giorno non li ho più visti, ma pian piano stanno tornando. Tutti, tranne uno. Non si vede da settimane“. A Terno d’Isola il degrado sarebbe in aumento, tra spaccio (tutto concentrato tra piazza 7 Martiri e un vicino parco pubblico) e piccola delinquenza.

I pusher, ha raccontato ancora il commerciante, dopo la sua audizione (i carabinieri hanno sentito decine e decine di testimoni, compresi residenti e commercianti, proprio per cercare di raccogliere il numero più alto possibile di informazioni sull’omicidio della donna) lo avrebbero anche minacciato. Lui racconta: “Sei un infame, perché non ti fai i ca… tuoi“. Questo perchè avevano visto i carabinieri in borghese in negozio. La pista di un omicidio casuale, compiuto da un delinquente, violento o una persona fuori di testa non è mai stata scartata. Gli inquirenti, interpellati dal Corriere sul pusher, hanno detto: “È vero che abbiamo raccolto la testimonianza di questo commerciante. Non è l’unica persona che ci ha riferito di quel contesto ambientale. Quella dello sbandato è una delle piste sulle quali stiamo lavorando, assieme ad altre”.

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