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Non pagano la tassa di soggiorno per 55 mila euro, multe a 14 albergatori a Rimini

Si erano 'dimenticati' di versare l'imposta al Comune, che li ha segnalati in Procura: l'accusa nei loro confronti è peculato

Pubblicato:29-08-2019 12:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:38
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RIMINI – Non hanno versato la tassa di soggiorno per 55.000 euro (14.000 dei quali in carico ad un unico soggetto), così 14 albergatori sono stati segnalati dal Comune di Rimini alla Procura. Lo fa sapere la stessa amministrazione comunale, spiegando che si tratta di un’attività coordinata in base al protocollo d’intesa firmato con la Guardia di Finanza nel febbraio scorso e sulla scorta dell’orientamento della Procura di Rimini e della giurisprudenza nazionale, che chiarisce come l’albergatore che incassa, ma non riversa l’imposta di soggiorno, commette il reato di peculato, in quanto viene a meno di un ‘servizio pubblico’.

Le 14 segnalazioni sono dunque state inviate anche alla Procura della Corte dei Conti e alla Guardia di Finanza. “Siamo di fronte ad un nuovo percorso- commenta l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini- che vede il Comune rafforzare l’impegno e i controlli per far emergere l’evasione del tributo, con una collaborazione sempre più stretta e virtuosa con gli altri organi deputati”.

Dal punto di vista tecnico cambiano le modalità operative: l’amministrazione ora non avanza più una querela di parte nei confronti dei soggetti inadempienti, ma effettua segnalazioni in qualità di pubblico ufficiale che ha il dovere di portare all’evidenza della Procura le notizie di eventuali reati. 


“E’ un obbligo a cui non solo non ci sottraiamo, ma che condividiamo e di cui ci facciamo carico convintamente, con l’obiettivo di rendere sempre più stringente l’azione di contrasto ad un fenomeno che lede la correttezza del mercato dell’offerta ricettiva e che soprattutto priva la comunità di risorse che le spettano”, aggiunge Brasini. Il lavoro portato avanti finora “ha dato già buoni frutti”, infatti “grazie alla campagna di informazione e alla collaborazione con la categoria, abbiamo registrato un incremento di gettito del 35% nei primi due trimestri del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018, nonché un aumento del numero delle strutture che hanno eseguito il riversamento rispettando le scadenze”, conclude l’assessore.

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