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Vaccini obbligatori, la Lombardia dà 40 giorni di tempo per mettersi in regola

La data ultima in cui i genitori saranno obbligati a consegnare alle segreterie scolastiche i documenti che autocertifichino le vaccinazioni è il 10 settembre

Pubblicato:29-08-2017 16:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:38

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MILANO – I genitori dei bambini lombardi che frequenteranno gli asili nido e le scuole materne in regione avranno 40 giorni di tempo per effettuare le vaccinazioni obbligatorie che mancano. Lo ha detto oggi l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, che durante una conferenza stampa indetta a Palazzo Lombardia ha illustrato l’iter che le famiglie inadempienti dovranno seguire per mettersi in regola con il piano di vaccinazioni obbligatorie deliberato dal ministero della Sanità.

La data ultima in cui i genitori saranno obbligati a consegnare alle segreterie scolastiche i documenti che autocertifichino le vaccinazioni è il 10 settembre.

Dal 10 al 20 settembre le scuole verificheranno la validità di tali documentazioni e nelle due settimane successive al controllo verrà convocato previa raccomandata chi dovrà regolarizzare la propria posizione ‘vaccinale’.


Se la famiglia rifiuterà di vaccinare il proprio figlio entro i 15 giorni successivi, sarà inevitabile la sanzione che verrà accompagnata con l’esclusione del bambino dalle attività scolastiche.

Ovviamente la responsabilità dell’esclusione non sarà della Regione: “Spetta a chi gestisce la struttura- ha detto Gallera- e non sarà la Regione a togliere bambini dalla scuola”, anche perché il fine “è quello di applicare una norma, portare consapevolezza e fare vaccinare i bambini, non di impedire a qualcuno di andare a scuola”.

Attualmente sugli oltre 165.000 bambini degli asili nido lombardi i non ancora vaccinati per esavalente sono 8.950, mentre 10.240 sono quelli ancora non vaccinati per morbillo, rosolia e parotite. Richiedere la vaccinazione si può attraverso una email tramite posta certificata (PEC), con una raccomandata con ricevuta di ritorno o presentando direttamente richiesta alle Asl di riferimento.

 

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