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Terremoto, da Bologna gli occupanti di Social Log pronti a partire

Sono pronti a portare cibo e materiale nella zona del sisma, ma anche a lavorare come volontari per dare una mano

Pubblicato:29-08-2016 13:20
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:01

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Terremot_Centro_Italia_ 24082016 (1)BOLOGNA – Dalle case occupate di Bologna, alle zone terremotate del centro Italia, per dare una mano a chi è stato colpito dal sisma. Lo annuncia il collettivo Social log, che già nei giorni scorsi si era impegnato con una raccolta di beni di prima necessità organizzata proprio in un edificio occupato, in via de Maria: “Partiremo come volontari aderendo alle attività delle Brigate di solidarietà attiva. E, come nella tragica occasione del terremoto nella nostra regione, anche questa volta daremo un contributo non solo nella raccolta di beni di prima necessità, ma lavoreremo volontariamente anche nelle zone colpite del sisma”. Nel frattempo, le persone che hanno raggiunto il centro di raccolta in via de Maria hanno “riempito centinaia di scatoloni– spiega il collettivo- pronti per essere inviati nei magazzini che i volontari delle Brigate di solidarietà attiva stanno allestendo”, intorno ai paesi terremotati. “Famiglie, pensionati, giovani precari, studenti universitari– racconta Social log- si sono recati da noi portando sacchi e buste colme di oggetti utili“. In particolare, “riteniamo importante sottolineare il contributo significativo della comunità cinese del quartiere Navile- continua il collettivo- che si è mobilitata immediatamente donando moltissimo materiale. Così come numerose associazioni e gruppi non hanno fatto mancare il sostegno alla raccolta beni”.

labas_bologna_terremotoA questo punto, per Social log si tratta di “organizzare un convoglio solidale che porterà quanto raccolto nei magazzini e successivamente verrà distribuito”: per questo motivo, il collettivo si rivolge a chi possiede furgoncini o macchine di ampio volume” per segnalare la disponibilità a partecipare al convoglio. Inoltre, nei prossimi giorni “potremmo riattivare nuovi punti raccolta di beni di prima necessità in base alle esigenze della popolazione terremotata”, fa sapere Social log. Un’iniziativa messa in campo “anche in barba alle intimidazioni istituzionali“, sottolinea il collettivo, riferendosi alle indicazioni fornite dalla Protezione civile (e riprese anche dal Comune di Bologna) per frenare le raccolte spontanee di materiale: “Abbiamo dimostrato che in completa indipendenza da partiti e istituzioni è possibile autorganizzare in maniera razionale ed efficace la solidarietà popolare”, rivendica Social log.

di Maurizio Papa, giornalista professionista


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