Paltrinieri: “Ci faranno nuotare nella Senna inquinata, è una presa in giro”

"Ci hanno investito troppo. Ma non puoi organizzare una gara così senza averla mai provata. In acqua fredda, con corrente da fiume, sporca"

Pubblicato:29-07-2024 10:48
Ultimo aggiornamento:29-07-2024 17:53

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ROMA – “Sì, siamo preoccupati, è una location mai provata. Non puoi organizzare una gara così senza averla mai provata. Probabilmente l’acqua è fredda e con corrente da fiume. Molto probabilmente è sporco perché non ci sono le condizioni per nuotare, ma sono quasi sicuro che la faranno lì perché ci hanno investito troppo. Mi sembra un po’ una presa in giro”. Scende in acqua – quella disinfettata dal cloro, della piscina – Greg Paltrinieri. E non trattiene la polemica sulla forzatura (ormai evidente a tutti) delle gare nella Senna inquinata che rischiano di saltare causa Escherichia Coli, o di non saltare causa investimenti.

Intanto però la star del nuoto di fondo italiano pensa “soltanto agli 800, che spero di nuotare al meglio. Vedremo come andrà – dice alla Gazzetta dello Sport – poi penserò ai 1500, e quindi al fondo. Il mio modus operandi di queste due settimane è tutto qui. Non ho una gara preferita, non sarebbe vero dirlo: se ho deciso di farle tutte e tre è perché ci credo, vorrei giocarmi tutte le mie carte per ottenere il massimo risultato, è questo che chiedo a me stesso. Non ne sottovaluto neanche una”.

“Quando sono arrivato io nel 2012 prendevamo zero medaglie. Poi siamo passati alle 3 di Rio. Ricordo quando ai Mondiali di Barcellona 2013 solo io e Fede Pellegrini prendemmo una medaglia, un argento e un bronzo. Valutiamo tutto. Non direi adesso che sia un periodo nero per il nuoto italiano. Noi abbiamo la prova di essere solidi adesso, e non era scontato. Dal 2015 siamo sempre cresciuti e siamo sempre forti. La prima medaglia l’ho vinta nel 2012 agli Europei, l’età avanza e questa è la vera sfida: cercare di rimanere competitivo tutte le volte. Ho cercato di fare la cosa giusta giornalmente per arrivare qui senza sciupare tempo e affidarsi al caso. Non ho paura di mettermi in gioco, lo continuerò a fare perché mi diverte”.

“Sono maturato tanto, prima dell’oro olimpico non persi una gara, sensazione strana. Questa transizione in mare è riuscita: ho vinto prima gli Europei sia in piscina che in mare, i Mondiali sia in piscina che in mare, all’Olimpiade ho l’oro olimpico in piscina, ma non l’oro in mare. E non c’è mai stato italiano a medaglia in 3 Olimpiadi”.

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