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ROMA – L’adesione di Mara Carfagna ad Azione, dopo quella di Mariastella Gelmini, crea non poca irritazione tra le fila di Forza Italia. L’addio delle due azzurre al partito di Silvio Berlusconi provoca bordate molto ‘pungenti’ da parte di alcuni esponenti di Fi verso Carlo Calenda. A partire dal coordinatore Antonio Tajani che, via Twitter, ci va giù duro: “Nessun italiano acquisterebbe un’auto usata da Carlo Calenda. Io ho servito la Nato vestendo l’uniforme, lui blatera seduto su un divano ai Parioli mentre fa l’assenteista a Bruxelles”.
Contro-bordata, sempre via social, del leader di Azione. Calenda ‘cinguetta’: “Ma alla Nato glielo hai spiegato che ti allei con i filoputiniani? Che ti hanno detto? ‘Se pianti un milione di alberi siamo a posto così’? Facci sapere. Avanti Savoia”.
Dura anche la capogruppo dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, che non accetta le frasi di Calenda sul suo partito e sulla destra ‘filo-Putin’. La senatrice scrive: “L’ansia da prestazione per lo stato precario del suo cantiere centrista non può giustificare mistificazioni inaccettabili e insulti diffamanti come quelli che ha riversato oggi su Forza Italia, dalla cui storia e dalla cui coerenza dovrebbe solo prendere esempio. Il nostro atlantismo ed il nostro europeismo sono a prova di bomba, figuriamoci di Calenda, che con questa rovinosa caduta di stile ha smarrito nella propaganda l’ultimo briciolo di onestà intellettuale”.
E c’è anche chi va a ripescare uno scambio di accuse molto piccato, risalente al 2019, tra Carlo Calenda e Mara Carfagna oggi insieme nella corsa elettorale per le politiche del 25 settembre. Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia, scrive: “‘Ragazzino viziato e cafone, oltre che confuso’, a dirlo niente poco di meno che Mara Carfagna, il 28 giugno del 2019, dall’alto della sua carica di vice presidente della Camera, su designazione di Forza Italia. Solo una intermittenza bipolare può spiegare il cambio di rotta della Carfagna. O improvvisamente Calenda è diventato lucido, adulto ed educato – e a giudicare dalle sue ultime esternazioni, non sembra – oppure è lei a non esserlo più”.
Barelli riporta quindi la replica a Mara: “‘Carfagna in politica dopo 20 anni di Cosentino e Berlusconi’. Così Calenda si rivolgeva a Mara Carfagna il 28 giugno 2019, aggiungendo anche riferimenti maliziosi personali”. Il deputato Fi da un consiglio alla ex collega di partito: “Mara stai attenta: il lunatico che cambia repentinamente idea sul tuo conto, lo fa solo perché vuole abbellire la vetrina. Mentre il presidente Silvio Berlusconi – e Forza Italia -, per ben due volte, ti hanno valorizzato indicandoti prima come ministro e dopo come vice presidente della Camera”.
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