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Imprese a Bologna, +172 nei primi sei mesi del 2015

L'Emilia-Romagna è poi seconda in Italia per startup innovative, ospitandone il 12%: prima la Lombardia col 22%, terzo il Lazio (10%) seguito dal Veneto (8%).

Pubblicato:29-07-2015 10:55
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:28

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lavoro impreseContinua a crescere il numero delle imprese nell’area metropolitana di Bologna: +172 nei primi sei mesi del 2015. Complessivamente sono 96.369 le imprese registrate alla Camera di commercio, 118.272 considerando anche le unità locali di imprese con sede in provincia. Crescono i servizi (+200) mentre diminuiscono le attività industriali (-154), risultato negativo dovuto principalmente al settore delle costruzioni (-87). E continua l’inabissamento del numero delle imprese agricole: -90 fra gennaio e giugno 2015. Un’azienda su due, riporta la Cciaa, è impresa individuale, ma sono realtà che stanno progressivamente diminuendo: -282 nei primi sei mesi del 2015, a fronte del +422 delle società di capitali.

Rispetto all’anno scorso sono più che triplicate le startup innovative: sono 136 ed operano prevalentemente nei servizi (78%), in particolare nella produzione di software, nella consulenza informatica e nella ricerca scientifica. Il 20% delle startup si muove invece nell’ambito dei settori tradizionali.

La base di riferimento principale nell’attività delle startup bolognesi “è il talento stesso dei soci”, dice l’ente camerale, mentre la base patrimoniale è mediamente bassa: sette su 10 hanno un capitale sociale inferiore ai 10.000 euro. L’Emilia-Romagna è poi seconda in Italia per startup innovative, ospitandone il 12%: prima la Lombardia col 22%, terzo il Lazio (10%) seguito dal Veneto (8%). In Emilia-Romagna è Bologna che vanta il maggior numero di startup (27%), in coerenza con il trend nazionale: il 42% delle startup italiane ha infatti sede in una città metropolitana.. Complessivamente sono 96.369 le imprese  registrate alla Camera di commercio, 118.272 considerando anche le unità locali di imprese con sede in provincia. Crescono i servizi (+200) mentre diminuiscono le attività industriali (-154), risultato negativo dovuto principalmente al settore delle costruzioni (-87). E continua l’inabissamento del numero delle imprese agricole: -90 fra gennaio e giugno 2015. Un’azienda su due, riporta la Cciaa, è impresa individuale, ma sono realtà che stanno progressivamente diminuendo: -282 nei primi sei mesi del 2015, a fronte del +422 delle società di capitali.


Rispetto all’anno scorso sono più che triplicate le startup innovative: sono 136 ed operano prevalentemente nei servizi (78%), in particolare nella produzione di software, nella consulenza informatica e nella ricerca scientifica. Il 20% delle startup si muove invece nell’ambito dei settori tradizionali.

La base di riferimento principale nell’attività delle startup bolognesi “è il talento stesso dei soci”, dice l’ente camerale, mentre la base patrimoniale è mediamente bassa: sette su 10 hanno un capitale sociale inferiore ai 10.000 euro. L’Emilia-Romagna è poi seconda in Italia per startup innovative, ospitandone il 12%: prima la Lombardia col 22%, terzo il Lazio (10%) seguito dal Veneto (8%). In Emilia-Romagna è Bologna che vanta il maggior numero di startup (27%), in coerenza con il trend nazionale: il 42% delle startup italiane ha infatti sede in una città metropolitana.

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