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A Matera albero Betty Williams per i bimbi migranti dispersi in mare

In onore del premio Nobel per la Pace, membro della FAO e ideatrice della Fondazione città della pace per i bambini Basilicata, scomparsa nel 2020

Pubblicato:29-06-2021 17:28
Ultimo aggiornamento:29-06-2021 17:28
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albero betty williams_matera
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POTENZA – È stato messo a dimora oggi a Matera, nel campus universitario in via Lanera, un albero per ricordare Betty Williams, premio Nobel per la Pace, membro della FAO e ideatrice della Fondazione città della pace per i bambini Basilicata, scomparsa nel 2020. L’albero Betty Williams sarà parte del Giardino dei bambini dimenticati, dedicato a tutti i piccoli migranti dispersi in mare in questi anni e per i quali il Premio Nobel ha realizzato la Fondazione Città della Pace insieme alla Regione Basilicata e ai Comuni di Sant’Arcangelo e Scanzano Ionico e che fino a oggi ha accolto oltre 600 rifugiati.
Nella stessa giornata sono stati sottoscritti i protocolli di intesa per la donazione e la piantumazione di circa 2.000 alberi all’Università di Basilicata e alla città di Matera grazie al supporto di Arbolia, una società benefit costituita da Snam S.p.A. e Cassa Depositi e Prestiti che, nell’ambito della promozione di azioni concrete per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria delle città, realizza iniziative di riqualificazione del territorio mediante l’imboschimento su aree appartenenti alla pubblica amministrazione e degli enti locali.
Durante l’incontro è stata annunciata la conclusione dei lavori e di tutti i procedimenti amministrativi per la donazione dell’Abitazione per la Pace al Comune di Scanzano Ionico da parte degli imprenditori Pasquale Natuzzi e Nicola Benedetto, sul progetto donato dall’architetto Mario Cucinella.
Grazie a questa donazione, realizzata con la raccolta fondi promossa dalla stessa Betty Williams e dall’attrice e attivista per i diritti umani Sharon Stone, sarà possibile garantire l’accoglienza alla prima famiglia già arrivata a Scanzano Ionico tramite il corridoio umanitario Caritas – Sant’Egidio nell’ambito dell’accordo con la parrocchia Santissima Annuziata. Nei prossimi mesi sono attese altre due famiglie con bambini di rifugiati.

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